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Legale Juve: "Eravamo da Serie C"

Assemblea azionisti, no causa a Moggi

26 Ott 2006 - 15:27

Si è conclusa a Torino l'assemblea degli azionisti della Juventus che ha deliberato, dopo quasi sei ore di riunione, di non intraprendere per il momento nessuna causa contro l'ex direttore generale Luciano Moggi. E' stato inoltre approvato il bilancio, attualmente in passivo di 36 milioni di euro. Intanto l'avvocato dei bianconeri Cesare Zaccone confida: "Su di noi le carte erano drammatiche, eravamo da Serie C".

Giornata importante quella di oggi per il club bianconero. L'assemblea ordinaria degli azionisti ha approvato il bilancio di esercizio al 30 giugno 2006 che si è chiuso con una perdita netta di 36,5 milioni di euro interamente coperta mediante l'utilizzo di riserve disponibili. L'assemblea riunita a Torino ha bocciato invece la mozione proposta dall'azionista Marco Bava che chiedeva di promuovere un'azione di responsabilita' contro tutto il cda precedente a quello attuale. L'Ifil, holding della famiglia Agnelli e azionista di maggioranza della società bianconera, si è detta favorevole al blocco.

La riunione ha avuto comunque un clima tutt'altro che sereno con Cobolli Gigli e Blanc bersagli degli azionisti. In particolare, sul banco degli imputati c'è l`avvocato della Juventus che chiese la serie B, ovvero il penalista Cesare Zaccone. "In base alle carte che ho letto io - ha detto l`avvocato - c'era il rischio che la Juventus fosse retrocessa addirittura nella categoria inferiore. Sarebbe stato tragico, avremmo chiuso la serranda. Purtroppo, Moggi e Giraudo hanno commesso cose talmente gravi che non potevamo difenderli". Pronta la risposta del presidente Cobolli sulla questione etica "Non ci importa nulla di essere simpatici, vogliamo essere trasparenti in primo luogo con i nostri tifosi, con i tifosi di tutta Italia - ha detto - le autorità di Stato ci hanno chiesto di rifondare il mondo del calcio. Qualcuno lo dovrà dare questo esempio e noi come Cda, avendo come primo obiettivo quello di vincere tutte le partite, vogliamo portare avanti questo messaggio. Le società di serie B hanno l'atteggiamento di chi comincia ad apprezzare i segnali di eticità nel mondo del calcio". Ad un altro azionista che aveva proposto agli attuali dirigenti di andarsene dalla società, Cobolli Gigli ha risposto: "Non ho francamente intenzione di andarmene perché credo che in questa società si possano fare grandi cose, realizzare ricavi e successi sportivi. Ci auguriamo che qualche abilità e qualche taglio drastico dei costi ci consenta di arrivare ad una situazione di sostanziale pareggio". Sul ruolo dell'ex vice presidente Roberto Bettega, Cobolli ha sottolineato che "ha avuto un ruolo di collaborazione con la società. Ha fatto in modo che le cessioni venissero fatte in modo oculato e a prezzi vicini a quelli di mercato". Blanc, invece, ha sottolineato il ruolo della famiglia Agnelli nel futuro prossimo del club, smentendo qualsiasi ipotesi di disimpegno. "Alla fine del 2006 - ha detto - presenteremo il piano industriale relativo alla Juventus all'azionista di maggioranza, che si è detto disposto, in caso di approvazione, a intervenire".

Infine proseguono le grandi manovre in seno alla società: dopo 14 anni lascia il direttore commerciale Romy Gai, che era giunto alla Juventus con la gestione di Antonio Giraudo. A proposito dell'ex ad, è di giovedì la notizia che possiede meno del 2% del pacchetto azionario. "In data 13 settembre - si legge in un comunicato all'assemblea degli azionisti - Giraudo ha comunicato di aver ridotto la propria partecipazione al di sotto della soglia rilevante del 2%". Poi dal 1 novembre, dopo Milan, Inter e Roma, anche il club bianconero avrà la sua televisione tematica: Juventus Channel.

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