Il terzo lavoro in studio vede come ospiti Mahmood, Cosmo, Mace, IZI, Gemitaiz, Side Baby, Jake La Furia, Marco Castello. In tour dal 27 novembre
Poliedrico e versatile, Venerus dopo il folgorante esordio “Magica Musica” e il successivo “Il Segreto”, pubblica "Speriamo". "Non con poco coraggio, soprattutto in momenti come questi, ancora speriamo" dice il cantautore presentando il suo terzo album in studio per Asian Fake / Emi Records / Universal Music Italia. Quattordici brani che passano dall’r&b a l’hip hop, dall’elettronica a quella da ballo, dal jazz al funk, con le collaborazioni di Mahmood, Cosmo, Mace, IZI, Gemitaiz, Side Baby, Jake La Furia, Marco Castello, Altea, amanda lean, not for climbing.
A proposito del significato del titolo Venerus ha raccontato: "Quando usciamo di casa la mattina e apriamo le orecchie ci accorgiamo quante volte noi e le persone firmino le proprie frasi con la parola speriamo. Per quanto i tempi siano grigi se non nerissimi c'è qualcosa dentro di noi che ci fa andare avanti con coraggio ed è il sentimento di speranza che non sappiamo da dove derivi ma ce lo troviamo addosso ed è quel punto di contatto che ci avvicina a persone che non conosciamo e ci fa svegliare ogni giorno desiderando di essere felici. Il titolo è un augurio che musica e canzoni possano arrivare vicino al luogo del cuore di ciascuno dove c'è la speranza e dunque diventino motivo di felicità".
Anticipato dai singoli "Ti Penso", "Felini" con Marco Castello e "Impossibile", l'album era stato annunciato al termine di una performance site specific che ha impegnato Venerus per quattro giorni consecutivi abitando lo spazioSerra (progetto di arte pubblica presso la Stazione Lancetti di Milano) trasformandolo in una pagina viva su cui scrivere e cancellare i testi delle tracce contenute in "Speriamo" in un ciclo continuo, visibile al pubblico giorno e notte in streaming e dal vivo. Un gesto poetico e radicale, riflessione sull'effimero e sulla fragilità, che ha anticipato il percorso emotivo e concettuale racchiuso nel disco che ha attraversato paesaggi emotivi e creativi diversi, tenuti insieme dal produttore e co-compositore Filippo Cimatti e dalla sensibilità lirica e artistica di Andrea Cleopatria, che ha scritto parte dei testi e realizzato il quadro a olio della copertina. "Come sempre ho realizzato questo album lavorando con i miei amici. Insieme, noi speriamo in un mondo migliore e speriamo con queste canzoni di poter arrivare a toccare i cuori di molte persone, per sentirci meno soli, e per trovare un significato a questa esistenza".
Sul processo creativo il cantautore ha raccontato del lavoro fatto nei due anni e mezzo: "Ogni disco è un passo avanti per capire come funziona la musica ed è la magia di un percorso artistico: ogni volta capisci qualcosa in più e lasci qualcosa alle spalle. Abbiamo iniziato lavorando i testi, siamo partiti dalle idee delle canzoni, personalmente ho iniziato da parole senza musica, e abbiamo sformato idee a lungo. Tante fasi abbiamo attraversato nei due anni e mezzo di lavorazione, prima quello testuale poi abbiamo fatto delle jam che duravano un giorno e lì abbiamo tagliato piccoli segmenti per fare l'abito di Speriamo; poi ho voluto rappare, mi è risalita quella scimmia".
Spazio anche per una curiosità intorno al tuo nome inserito tra i papabili per Sanremo 2026. "Non so cosa la vita mi darà ma su qualunque palco io sia, dal Biko a Milano dove stiamo chiacchierando ora a Sanremo o nel mondo, ci salirò sempre con amore e con tutta l'emozione che metto nelle canzoni. Il viaggio è misterioso vedremo cosa ci pone davanti".
Intanto Venerus ha annunciato "Speriamo - Lo Spettacolo", un evento teatrale che porterà sul palco il mondo del nuovo album. Non un concerto tradizionale ma un’esperienza immersiva che unisce musica, narrazione e performance per raccontare il processo creativo e l’anima del disco, invitando il pubblico ad andare oltre le parole e i suoni. "Per raccontare questo disco, che accoglie una fetta di vita bella densa, abbiamo deciso, di proporre qualcosa di nuovo sempre per l'idea che è bello viaggiare e scoprire cose nuove. Il teatro come luogo lo rispettiamo e personalmente mi ha dato tanto, gli sono grato fin da ragazzino che mi ha fatto conoscere Pirandello come altri autori e di conseguenza mi ha aperto la mente sull'esplorazione della mente umana. Apriamo dunque la porta del teatro: siamo partiti dalla voglia dello spettacolo prima ancora di avere una idea. Ci siamo tuffati in questo meraviglioso mistero indagando tutte le possibilità che ha da offrire. Abbiamo scritto una storia insieme, per me la musica è condivisione, la magia è quando siamo insieme. Le storie che stanno dietro le canzoni, almeno a parecchie, vengono trasfigurate in una avventura: ci stiamo ritrovando emozionati di fare qualcosa che non abbiamo mai fatto e ci stimola che la biglietteria stia andando bene. Sono quasi sicuro che sia il primo di una potenziale serie di cose nelle quali ci butteremo".
Lo spettacolo farà tappa in sei città italiane:
27 novembre - Lumiere, Pisa
29 novembre - Auditorium San Fedele, Milano
30 novembre - Teatro Bolivar, Napoli
1 dicembre - Angelo Mai, Roma
4 dicembre - Teatro San Marco, Trento
5 dicembre - Teatro Verdi, Genova