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Valeria Bruni Tedeschi e un rapporto violento tra madre e figlia: al cinema "La ligne - La linea invisibile"

Il film di Ursula Maier arriva al cinema dal 19 gennaio. Tgcom24 vi offre una clip esclusiva

Valeria Bruni Tedeschi e un rapporto violento tra madre e figlia: al cinema "La ligne - La linea invisibile" - foto 1
Ufficio stampa

Presentato in concorso alla 72esima edizione del Festival di Berlino, arriva al cinema dal 19 gennaio "La Ligne - La Linea invisibile" di Ursula Meier.

Il film vede protagoniste le attrici Valeria Bruni Tedeschi e Stéphanie Blanchoud alle prese con un complesso e atipico rapporto madre-figlia: una pianista che ha abbandonato la carriera di solista per dedicarsi alle figlie, e la primogenita talentuosa ma emotivamente instabile, costretta dal giudice a restare a distanza dalla casa di famiglia per il suo comportamento aggressivo. Tgcom24 vi offre una clip esclusiva.

 

 

LA TRAMA - Margaret (Stéphanie Blanchoud) è una donna di 35 anni con una lunga storia di violenze inflitte e subite e una fragilità emotiva che spesso non riesce a definire e contenere nelle sole parole. In seguito a una brutale discussione con la madre (Valeria Bruni Tedeschi) e alla denuncia di quest’ultima, il giudice le impone un severo ordine restrittivo: in attesa del processo e per almeno tre mesi, non le è permesso entrare in contatto con la madre né avvicinarsi a meno di cento metri dalla casa familiare. Isolata e bandita dalla sua famiglia, Margaret si ritrova letteralmente chiusa fuori e allontanata dalla sua cerchia di affetti. Questa "linea" diventa così un ostacolo sia in senso letterale che figurato, facendo esacerbare in lei il desiderio di essere più che mai vicina alla famiglia, tanto da farla recare ogni giorno sulla soglia di quel confine, tanto invisibile quanto al momento invalicabile.

 

I TEMI DEL FILM - "Volevo rompere un tabù e mettere in scena un personaggio femminile davvero violento, in genere una cosa solo maschile mentre ai personaggi femminili al massimo si attribuiscono ruoli da drogata o prostituta", aveva raccontato Ursula Meier alla Berlinale 2022 che aveva spiegato l'elemento chiave del film: "Nella maggior parte delle storie, è spesso l'incontro dei personaggi che fa avanzare la vicenda, ma in 'La ligne' è proprio la loro distanza che crea complicate dinamiche".



LA REGISTA - Il film è diretto dalla regista  franco-svizzera Ursula Meier, già autrice di "Home", selezionato per la Semaine de la Critique al Festival di Cannes e insignito di numerosi premi e riconoscimenti internazionali, e del pluripremiato "Sister", che ha ricevuto il Premio speciale della Giuria al Festival Internazionale del cinema di Berlino ed è stato nominato come Miglior Film Straniero per l'Independent Spirit Awards. La regista è stata inoltre insignita del Premio FICE del Cinema Europeo 2022 con la seguente motivazione: "Autrice abilissima nel collegare uno sguardo personale e tagliente sulle dinamiche familiari, una brillante direzione degli attori e uno stile di regia raffinato e coinvolgente".

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