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Cannes 2019, per la Palma d'oro è una corsa tra "grandi vecchi"

In attesa della cerimonia di chiusura impazza il Totopalma. Favoriti Almodovar, Malick e Loach. Bellocchio un passo indietro

Cannes 2019, per la Palma d'oro è una corsa tra
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Mancano poche ore alla cerimonia di premiazione del 72.mo Festival di Cannes e come ogni anno impazza il Totopalma.

Le ultime proiezioni (di "Sibyl" di Justine Triet e "It Must Be Heaven" di Elis Suleiman) poco hanno cambiato sulle previsioni di questi giorni. Il favorito dei pronostici è Pedro Almodovar, ma buone possibilità sono date a Terernce Malick e Ken Loach. E chissà che Bellocchio non faccia la sorpresa...

"Dolor Y Gloria", poetica biopic dell'autunno creativo del regista spagnolo è dato quindi in pole position per portarsi a casa il premio più ambito. Ma sempre restando ai grandi vecchi, non mancano possibilità per il metafisico Malick che con "The Hidden Life"ì torna alla narrazione e ai suoi interrogativi esistenziali, con in corsa anche August Diehl, bravo protagonista dell'obiettore di coscienza fino al martirio. Infine Ken Loach con "Sorry We Missed You", film perfetto in quanto ad analisi dello status quo del capitalismo, che potrebbe correre anche con il protagonista Kris Hitchen (un modo per dare un premio al pluridecorato regista a Cannes).

Sul fronte Italia, "Il traditore" di Marco Bellocchio ha ricevuto buone critiche internazionali ma, per quanto riguarda i premi, i critici lo vedono un passo indietro, accreditando solo Pierfrancesco Favino come ipotetico vincitore che, tra i molti avversari, potrebbe avere anche Antonio Banderas se Almodovar mancasse la Palma d'oro. Altri film fortemente candidati ai premi maggiori sono "Parasite" di Bong Joon-ho e "Portrait of A Lady On Fire" di Cèline Sciamma. Il primo racconta di ricchi contro poveri in Corea. Inizio in commedia e finale tarantiniano. In corsa per questo film anche Hang-Ho Song una sorta di Vittorio Gassman coreano. "Portrait of A Lady On Fire" è invece un film totalmente al femminile, che racconta la storia di un'amicizia tra due donne, un'artista e la sua modella, che sfocia nell'amore più puro. Per questo film sono in corsa per la categoria miglior attrice le due protagoniste: Noemie Merlant e Adele Haenel.

Altri film papabili sono "Les Miserables", "Atlantiques" e il cinese "The Wilde Goose Lake". Il primo, di Ladj Ly, vede di scena le bande delle banlieu parigine, ovvero gitani, fratelli mussulmani, papponi, prostitute nigeriane, ladri e i poliziotti. Tutto si svolge nel quartiere di Montfermeil proprio dove era ambientato il romanzo di Victor Hugo. "Atlantiques" di Mati Diop, regista di origine senegalese, racconta non solo di boat-people che dal Senegal si imbarcano verso la Spagna, ma anche di chi resta e aspetta come fa appunto Mama Sanè, che potrebbe aspirare alla Palma come miglior attrice. "The Wilde Goose Lake" di Diao Yinan, thriller-noir con l'anima nera, acida, della Cina di provincia. Una Cina piena di ruggine, muri sporchi, rumori, sparatorie, sangue, gente trapassata da ombrelli e anche con quel tanto di sesso che basta. Infine potrebbe correre per la Palma un monumento francese come Isabelle Huppert, il suo sguardo finale in "Frankie" di Ira Sachs, sulla famiglia che è venuta a salutarla perché gravemente malata, è da Oscar.