FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Secondary ticketing, Agcom sanziona ViaGogo: maxi multa da 23 milioni di euro

La società vendeva i biglietti dei concerti a prezzi sette volte più del normale. Nel mirino show di Maneskin, Vasco Rossi, Sting, Cesare Cremonini

Tgcom24

L'Agcom ha adottato una sanzione di 23.580.000 euro nei confronti della società Viagogo AG per violazione delle norme in materia di secondary ticketing e le ha ordinato di rimuovere i contenuti illeciti ancora presenti sul sito entro sette giorni.

L'istruttoria dell'Autorità ha accertato violazioni delle norme sulla vendita o sul collocamento sul sito di titoli di accesso per 131 eventi a prezzi superiori anche fino a sei/sette volte rispetto a quelli nominali. Tra questi i concerti di artisti come Maneskin, Vasco Rossi, Sting, Green Day, Dua Lipa, Pearl Jam, Placebo, Cesare Cremonini, Paolo Conte e Andrea Bocelli.

 

Come ricorda una nota dell'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni: "ViaGogo gestisce una piattaforma globale di vendita online sul mercato secondario di biglietti di eventi e non risulta essere titolare di sistemi di emissione. La normativa di riferimento - art. 1, comma 545, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 - vieta la 'vendita o qualsiasi altra forma di collocamento di titoli di accesso ad attività di spettacolo effettuata da soggetto diverso dai titolari, anche sulla base di apposito contratto o convenzione, dei sistemi per la loro emissione'. Viene fatta salva unicamente "la vendita a un prezzo uguale o inferiore a quello nominale di titoli di accesso ad attività di spettacolo effettuata da una persona fisica in modo occasionale, purché senza finalità commerciali".

 

"Le evidenze istruttorie hanno consentito di accertare violazioni della citata normativa per la vendita o comunque il collocamento sul sito www.viagogo.it di titoli di accesso per 131 eventi - a prezzi superiori anche fino a sei/sette volte rispetto a quelli nominali - relativi a concerti di importanti artisti italiani e internazionali. Rilevante è stato l'apporto fornito dal Gruppo Radiodiffusione Editoria del Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza che, mediante specifici accertamenti tecnico-investigativi, ha permesso di arricchire e rafforzare le argomentazioni alla base delle contestazioni mosse alla società circa il ruolo di hosting attivo assunto nel processo di gestione della rivendita dei titoli di accesso. In particolare, la Guardia di Finanza, attraverso il monitoraggio 'anonimo' della piattaforma web, ha fotografato/individuato/cristallizzato le modalità di acquisizione diretta di titoli di accesso a eventi che sarebbero poi stati rivenduti a prezzo maggiorato agli utenti finali", spiega ancora l'Agcom.

 

Il provvedimento finale è stato assunto con il formale concerto dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, secondo quanto previsto dalla legge. L'Autorità evidenzia che "la pratica del secondary ticketing ha l'effetto di inflazionare i prezzi dei biglietti, aumentando le barriere per l'accesso dei consumatori e cittadini italiani a eventi culturali, anche a danno della comunità degli artisti, degli organizzatori di eventi e dei rivenditori primari. Ciò assume particolare rilevanza in un momento importante per la ripresa del settore degli eventi live, dopo l'interruzione forzata dovuta alla pandemia da Covid".

TI POTREBBE INTERESSARE

Commenti
Commenta
Disclaimer
Grazie per il tuo commento

Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione

Grazie per il tuo commento

Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook

Regole per i commenti

I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre

In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali