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Roberto Angelini e Rodrigo D'Erasmo, omaggio a Nick Drake per i 50 anni di "Pink Moon"

I due musicisti hanno raccontato a Tgcom24 il loro sentito progetto "Song in a conversation" 

Ufficio stampa

50 anni fa usciva "Pink Moon", ultimo lavoro discografico di Nick Drake, un album epocale, delicato e misterioso che sarebbe sbocciato col tempo raccogliendo un numero straordinario di estimatori appassionati e consacrando un artista unico nel suo genere.

Roberto Angelini e Rodrigo D'Erasmo dedicano all'artista e ad alcuni suoi brani immortali uno speciale omaggio pubblicando nel giorno dell'anniversario "Song in a conversation". I due, con tocco contemporaneo e moderno, restituiscono la magia e il carattere onirico delle versioni originali, regalando una profonda interpretazione delle tematiche e dei toni controcorrente di Drake.

 

 

Il progetto è composto da 11 tracce, suddivise tra un Lato A e un Lato B. Le prime due tracce del Lato A sono state registrate e prodotte da John Wood, fonico e produttore storico di Nick Drake, presso i Vada Recording Studios in UK (a poche miglia dalla casa natale di Drake). Per ricreare un sound anni 70, molto naturale, autentico e dai toni caldi, Angelini e D’Erasmo hanno coinvolto la band con cui collaborano da sempre, composta da Fabio Rondanini alla batteria, Gabriele Lazzarotti al basso e Andrea Pesce al pianoforte.

 

Il Lato B invece è composto da pezzi suonati e cantati live dai due insieme ad amici, ospiti, fan di Drake (Andrea Appino, Manuel Agnelli, Niccolò Fabi, Piers Faccini e Any Other) e catturati durante le riprese del documentario "Songs in a conversation". Questi brani sono delle versioni molto semplici e minimal, dove la voce degli artisti e il sound prodotto dalla chitarra si uniscono in perfetta armonia con i dolci suoni che riecheggiano dalla natura circostante. Roberto Angelini e Rodrigo D’Erasmo hanno raccontato il loro sentito omaggio al cantautore a Tgcom24.

 

Cosa rappresenta per voi Nick Drake?

Roberto Angelini: Per me rappresenta una costante fonte d'ispirazione.

Rodrigo D'Erasmo: Un faro. Una cometa che per me è sempre stata una guida, anche quando la sua scia era davvero visibile a pochi. 

 

Ci sono elementi della sua musica o poetica che avete fatto vostri durante la vostra carriera fino a qui?

Roberto Angelini: Assolutamente si. Per quanto mi riguarda ho studiato e cercato di assimilare il suo modo di suonare la chitarra acustica: le accordature, gli arpeggi, le ritmiche, le armonie. E poi sento molto vicina la sua poetica. Il modo di raccontare l'animo umano accostandolo agli eventi naturali mi ha sempre emozionato. 

Rodrigo D'Erasmo: Sicuramente nel mio caso anzi tutto gli arrangiamenti sublimi di Robert Kirby, il compagno di college di Nick che a poco più di 20 anni ha scritto pagine indelebili e poetiche nella scrittura delle tessiture orchestrali di "Five leaves left".

 

Ufficio stampa

 

E' una figura un po' dimenticata in questi tempi, credete che abbia un'incidenza ancora sulla musica di oggi?

Roberto Angelini: Io credo di si. Da Ben Harper a James Blake. Dai Radiohead ai Coldplay. Da Emma Nolde a Cesare Cremonini. Drake è una fonte d'ispirazione. Chi lo scopre non può non restarne affascinato. La nostra "missione" è proprio quella di farlo conoscere il più possibile. Siamo certi del fatto che la sua musica possa solo fare del bene.

Rodrigo D'Erasmo: Ormai non lo definirei più dimenticato. Lo era in vita e fino alla seconda metà degli anni 90, nonostante fosse già amatissimo da alcuni giganti della musica mondiale come Kurt Cobain dei Nirvana o Micheal Stipe dei Rem. Poi con uno spot molto famoso della Volkswagen in realtà è balzato a una fama meritatissima che da allora lo ha reso icona assoluta per tutta una scena detta inizialmente "New Acoustic movement" che ha in qualche modo riscritto le regole della musica folk contemporanea, ispirandosi a lui. A partire dal compianto Elliot Smith, ad altri artisti come Damien Rice, Ben Harper, Kings Of Convenience ecc… Tutti grandi estimatori di Drake e figli della sua eredità artistica.

 

Come e in base a cosa avete scelto le canzoni? Soprattutto come avete deciso quali fare in duo (e con i vostri collaboratori) e quali fare insieme ai vostri ospiti?

Roberto Angelini: Ci sono alcuni brani che rendono molto bene in duo. Altri, quasi tutti quelli di "Bryter Layter", sono più adatti a essere suonati con la band. E abbiamo la fortuna di avere una famiglia musicale straordinaria che ci ha aiutato a renderli al meglio. Per quanto riguarda gli ospiti, sono stati loro a scegliere il brano che più li rappresentassero.

Rodrigo D'Erasmo: In questo caso il tutto è avvenuto in due fasi. Il Lato B dell’album è composto da tracce catturate live durante le riprese di un documentario omonimo realizzato un paio di anni fa per la regia di Giorgio Testi e prodotto da Sky arte, grazie al quale siamo andati in giro per l’Europa sulle orme di Nick Drake per tentare di raccontarlo, immersi nella natura che tanto amava e che tanto ha ispirato le sue canzoni. Avendo degli ospiti abbiamo lasciato che fossero loro a scegliere le loro tracce del cuore. Mentre per quanto riguarda il Lato A si divide a sua volta in due session: la prima sempre registrata durante le riprese del documentario ai Vada studios in Alcester con il mitico John Wood, storico produttore e amico di Nick. Per questa abbiamo scelto "Pink Moon", il brano più iconico, perché ci emozionava troppo l’idea di poterlo registrare con la stessa e unica persona che affiancò Drake quella notte di 50 anni fa, in quelle session. E "Know" perché ne facciamo una versione molto rivisitata e personalizzata che eravamo curiosi di proporre a John, che infatti ha molto gradito. Le altre tre tracce sono suonate con gli amici musici di una vita (Fabio Rondanini alla batteria, Gabriele Lazzarotti al basso e Andrea Pesce al piano) e sono due tracce da Bryter Later per bilanciare un po' il ruolo di questo album bellissimo da cui però abbiamo sempre pescato troppo poco perché in duo sono brani più difficili da rendere efficacemente e per ultima "Harvest Breed", brano direi unico, tratto da "Pink Moon", che abbiamo riletto con la band spero e credo in maniera originale, e che sarà anche accompagnato da uno straordinario video di animazione realizzato da Gianluca Maruotti.

 

A proposito, come avete scelto gli artisti del lato B, si sono proposti loro o li avete contattati voi? E nel caso, c'è un fil rouge che vi lega tutti attraverso Drake?

Roberto Angelini: Abbiamo pensato a tutti gli artisti con i quali, negli anni, avevamo parlato di Drake. E' semplice accostare Niccolò Fabi o Piers Faccini a Drake, ma spesso artisti insospettabili sono stati influenzati dai suoi dischi, come Manuel Agnelli o Appino degli Zen Circus.

Rodrigo D'Erasmo: Il fil rouge è indubbiamente l’amore per Nick Drake, mentre la scelta è invece caduta prima di tutto sugli amici o collaboratori che sapevamo essere suoi estimatori, quanto e più di noi. La cosa interessante della rosa di guest del lato B è che a partire da Adele, la più giovane della compagnia, sono rappresentate più generazioni di meravigliosi artisti, tutti segnati profondamente dal passaggio della sua musica nelle loro vite.

 

Nei brani del lato A, come avete pensato d'introdurre elementi strumentali nuovi alle armonie originali di Drake?

Roberto Angelini: Siamo sempre stati attenti a riprodurre le atmosfere di Drake senza snaturarne l'essenza. E' un'operazione ambiziosa e inusuale. Capita più spesso di interpretare, riarrangiare, stravolgere il mondo delle cover. Ma nel caso straordinario di Drake, del quale non esistono testimonianze video, la nostra idea era quella di ricreare quelle sonorità. Il nostro obiettivo è divulgativo. Non abbiamo la pretesa di aggiungere qualcosa a una discografia già meravigliosa di suo. Solo in due casi ci siamo permessi di sperimentare. In "Harvest Breed" ci siamo avventurati in un arrangiamento corale, mentre in "Know" abbiamo preso la linea melodica e l'abbiamo portata in un altro mondo sonoro.

Rodrigo D'Erasmo: Oltre alla divagazione strumentale su "Know" lo abbiamo fatto soprattutto in "Harvest Breed", dove partendo da una ritmica quasi tribale e dal riff di chitarra rivisitato dal basso, aggiungendo un pianoforte leggero, sognante, libero di cantare e colorare il tutto, abbiamo provato a immaginare un arrangiamento che penso sarebbe stato assolutamente nelle corde di Nick. Insomma, senza alcuna presunzione penso gli sarebbe piaciuto. 

 

Roberto Angelini e Rodrigo D’Erasmo saranno in tournée per portare il loro omaggio a Nick Drake nei principali club e teatri d’Italia. I live partiranno con due anteprime esclusive il 27 febbraio all’Angelo Mai di Roma e il 2 marzo al Blue Note di Milano. Il tour poi proseguirà il 5 marzo all’Estragon di Bologna, il 12 marzo al Teatro Miela di Trieste, il 17 marzo all’Auditorium Novecento di Napoli, il 18 marzo all’Officina degli Esordi di Bari, il 19 marzo allo Spazio Porto di Taranto, il 26 marzo al Circolo della Musica di Rivoli (TO) e per concludere il 2 aprile al Teatro della Concordia di San Costanzo (PU).

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