Dal 23 al 25 maggio 250 concerti in 130 location
© Andrea Esposito
Dal 23 al 25 maggio 2025 Milano si trasforma ancora una volta in un grande palcoscenico diffuso grazie a Piano City Milano. Il festival, promosso dall'omonima associazione insieme al Comune di Milano, giunto alla quindicesima edizione porta la musica del pianoforte in ogni angolo del capoluogo lombardo. La città intera si prepara ad accogliere oltre 250 concerti in più di 130 luoghi diversi. A inaugurare la tre giorni sarà, venerdì 23 maggio alla Gam, Chilly Gonzales, noto per il virtuosismo pianistico mixato alle composizioni contemporanee e alla sua teatralità.
"Stiamo lavorando per diffondere nelle 24 ore gli eventi, con concerti dalla mattina alla sera, all'alba e in notturna - ha spiegato il sindaco, Giuseppe Sala -. È un evento che ci aiuta con la musica a rigenerare anche gli spazi urbani, la cosa più difficile che c'è da fare in una città moderna. Sono tanti i luoghi della città coinvolti, come la Rotonda della Besana che ritorna, il Museo del Duomo, il Tempio di San Sebastiano, il cortile di Palazzo Marino, la Scala, la Triennale. La musica arriverà anche nei luoghi meno scontati, come alla Casa dell'Accoglienza Enzo Jannacci, all'Hospice Cascina Brandezzata, antico cascinale ristrutturato in modo da accogliere pazienti in fase avanzata di malattia.
Anche l'Assessore alla Cultura Tommaso Sacchi ha messo in luce la forza aggregativa del festival: "E' uno degli appuntamenti più amati e attesi della nostra primavera culturale. Ogni anno riesce a rinnovarsi, restando fedele alla sua vocazione: portare la musica nei luoghi più tradizionali e in quelli più inaspettati della città, rendendo il pianoforte protagonista di un grande racconto urbano". Piano City è molto più di una rassegna musicale, è un progetto culturale partecipato: "È un festival che unisce generazioni, stili e geografie, che mette in dialogo tradizione e sperimentazione - ha aggiunto Sacchi - Anche quest'anno sarà una grande festa collettiva che abbraccia Milano nella sua interezza, dalla Darsena a Gratosoglio".
L’edizione 2025, diretta da Ricciarda Belgiojoso e Titti Santini, porterà sempre sul palco della Gam Sun Hee You, pianista sudcoreana con musiche di Hyung-Ki Joo e Billy Joel, seguita alle 21.00 da Thomas Bartlett, Arthur Jeffes, leader dei Penguin Cafe, il cantautore Motta, e Grandbrothers, duo tedesco noto per le loro sperimentazioni tra pianoforte acustico ed elettronica. Poi ancora John Foxx e Uri Caine. La chiusura sarà affidata al brasiliano Amaro Freitas, nuovo protagonista della scena jazz contemporanea.
Durante il festival, le mattine di sabato 24 e domenica 25 maggio offrono due esperienze musicali (alle 05.00) tra le più suggestive dell’intera rassegna. Sabato all’Arena di Milano, Angelo Trabace accoglie il giorno con il suo nuovo live "Abbash". Domenica, invece, è la Darsena a fare da palcoscenico naturale a un concerto tutto al femminile, con Elena Chiavegato che esegue Femmes de légende di Mel Bonis.
A Piano City Milano torna dopo alcuni anni di assenza la Piano Night, una maratona notturna di concerti che celebra la magia del pianoforte nelle ore più suggestive. Tre concerti nel Foyer del Teatro Franco Parenti con altrettanti musicisti internazionali, Cléo T a mezzanotte, Kaito Muramatsu alle 01:00 e Marko Ivic alle 02:00.
Al Volvo Studio Milano, si terranno due concerti e due Piano Lesson che guardano alla musica di oggi e di domani. Sabato 24 maggio sarà protagonista la pianista originaria di Tokyo Tamako Murakami con un programma da Haydn a Chopin e Ravel. A seguire la Piano Lesson con il compositore e direttore d’orchestra Andrea Morricone sul suo rapporto con il pianoforte. Domenica 25 maggio il pianista Bas Bulteel presenterà il suo nuovo album, e la giornata si chiuderà con la Piano Lesson di Fulminacci, moderata dal giornalista Samuele Valori di Billboard Italia.
Anche Armani/Silos torna nel ricco programma di Piano City Milano con un appuntamento speciale. Domenica 25 maggio alle 11:00 Giovanni Truppi si esibirà in Mio Mini Piano, in dialogo con Daniele Pintaldi. Partendo dall’esigenza concreta di avere un vero pianoforte trasportabile, Truppi ha smontato e reinventato un pianoforte verticale. Il risultato è un piano disassemblato, ricostruibile, amplificato, che mantiene il tocco acustico e diventa parte integrante dello spettacolo