eventi gratuiti

“Non ballo da sola”: arte, teatro e parole contro la violenza sulle donne

Dal 17 al 27 novembre 2025, cinque città italiane – Torino, Milano, Firenze, Bologna e Verona – ospitano dodici appuntamenti gratuiti tra spettacoli, laboratori e incontri con protagoniste come Isabella Ragonese e Anna Maria Troisi, per sensibilizzare sul tema della violenza di genere

11 Nov 2025 - 16:07
 © Tgcom24

© Tgcom24

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre), torna "Non ballo da sola", rassegna itinerante di performance artistiche, spettacoli teatrali, attività educative e talk gratuiti che dal 17 al 27 novembre animerà cinque città italiane: Torino, Milano, Firenze, Bologna e Verona. La manifestazione propone un percorso che intreccia arte, educazione e impegno civile per affrontare la violenza di genere da diverse prospettive. Tra i protagonisti di questa edizione figurano Isabella Ragonese, Elena Annovi, Lorenzo Maragoni e Anna Maria Troisi, affiancati da esperti e realtà impegnate nel promuovere relazioni sane e una cultura del rispetto reciproco. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria per alcune tappe.

Gli appuntamenti a Torino e Milano

  Il viaggio di "Non ballo da sola" parte il 17 novembre da Torino, dove la Galleria San Federico ospita "Alas", la performance di Elena Annovi che trasforma la danza in un potente gesto di ribellione e rinascita. Il 18 novembre a Milano, nella Unipol Tower, Isabella Ragonese porta in scena il reading "Adesso ti spiego", un recital che indaga come il linguaggio quotidiano possa veicolare disuguaglianze e stereotipi di genere. Il giorno successivo, 19 novembre, il The Dap – Dei Missaglia Art Park ospita il laboratorio "La ruota del privilegio" promosso da Fondazione Libellula, rivolto agli studenti delle scuole secondarie per stimolare una riflessione sui concetti di potere e parità.

I talk a Firenze

  Il 20 novembre è la volta di Firenze, con un talk dedicato all’universo dell’amicizia tra donne, con Stefania Porrino e Francesca Sancin, moderato da Maria Cristina Privitera. In mattinata, le scuole potranno seguire in streaming il modulo didattico "Stereotipi, web e social" a cura dell’associazione Dry-Art, dedicato al linguaggio e ai comportamenti online.

Workshop e spettacoli a Bologna

 Dal 21 al 23 novembre, Bologna ospita tre giornate di incontri e laboratori. Si parte con "#nohate", attività educativa per le scuole condotta da Maria Agnese Maio, dedicata alla promozione di relazioni sane. Il 22 novembre, Claudio Nader dell’Osservatorio Maschile guida il workshop "Uomini alleati delle donne", per esplorare il ruolo maschile nella costruzione di una società libera dalla violenza. Chiude il ciclo bolognese “Sposerò Biagio Antonacci”, uno spettacolo di e con Milena Mancini che spinge a riflettere sull’assurdità di reputare “normale” che una donna venga uccisa, molestata, o costretta a subire qualsiasi forma di violenza da uomini indegni di essere chiamati tali.

Gli spettacoli a Verona

  Dal 24 al 26 novembre, la rassegna approda a Verona con tre appuntamenti. Il 24 novembre, Lorenzo Maragoni porta in scena "Tipico maschio italiano", riflessione ironica e lucida sulla maschilità contemporanea. Il 25 novembre, giornata simbolo della campagna contro la violenza di genere, Anna Maria Troisi presenta "Ridicola", monologo liberamente ispirato a "Il sogno di un uomo ridicolo" di Dostoevskij. A completare la tappa, il laboratorio scolastico “#nohate” con Maria Agnese Maio.

Un finale in streaming per le scuole

  La rassegna si conclude il 27 novembre con il secondo modulo didattico in live streaming, “Hip-Hop Philosophy: pregiudizi ed esempi virtuosi”, curato da Dry-Art e rivolto alle scuole secondarie.

L'obiettivo di "Non ballo da sola"

  Promossa da CUBO – museo d’impresa del Gruppo Unipol in collaborazione con Fondazione Libellula e la Commissione Pari Opportunità del comparto assicurativo Unipol, "Non ballo da sola" propone un percorso che intreccia arte, educazione e impegno civile per affrontare la violenza di genere da diverse prospettive. Un invito a non restare spettatori, ma a partecipare attivamente a un cambiamento culturale che parte dalla consapevolezza e dal dialogo.