DOPO X FACTOR

Marte, "Conchiglia" è una canzone figlia della libertà: "Anche a rischio di essere incompresa"

La cantautrice milanese, dopo l'esperienza di "X Factor", ha pubblicato un nuovo singolo. Tgcom24 ne ha parlato con lei 

di Massimo Longoni
23 Dic 2021 - 12:45
 © Ufficio stampa

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L'abbiamo vista sul palco di Sanremo Giovani, al Concertone del Primo Maggio e poi a "X Factor", dove si è fatta notare con la sua canzone "Sarà per sempre". Marte, cantautrice milanese, ha poi pubblico "Conchiglia", un brano che, tra indie pop ed elettronica, apre per lei un nuovo percorso. "E' nata alla prima boccata di libertà dopo tre mesi di lockdown - dice a Tgcom24 -. E' un brano che mi rappresenta al 100%". 

Artista dallo stile vocale e dalla personalità unica e immediatamente riconoscibile, Marte (al secolo Marta Marasco) è in piena evoluzione, e "Conchiglia" e un passo in avanti nel suo percorso.

Come è nata "Conchiglia"?

E' nata dopo il primo lockdown. Io e il mio compagno lo abbiamo passato in maniera molto rigida, uscendo di casa solo per la spesa. Appena hanno dato un po' di via libera, abbiamo fatto qualche giorno fuori porta. Tornando ci siamo fermati su una spiaggia. Io, che sono ancora molto analogica, avevo il mio quadernino e la pennina e ho scritto il testo di getto. Dopo tre mesi di chiusura la prima boccata di libertà è stata propizia.

Qual è il significato del brano?

E' una canzone che parla di un desiderio inespresso, di quelli che non riesci a dire ad alta voce per mille motivi, soprattutto perché, finché resta un mantra che ripeti solo a te stessa, sai cosa significa e non c’è rischio di essere incompresa. Oggi mi prendo questo rischio

Cos'ha di speciale per te?

Sono molto contenta perché mi sembra finalmente un pezzo in cui mi ci vedo al 100%. "Nella mia testa" non l'avevo scritta io, anche se è un bellissima e ringrazio Bonomo, mentre "Sarà per sempre" l'ho voluta pubblicare perché ero molto affezionata a quella canzone ma aveva anni, quando è uscita io ero già oltre. In "Conchiglia" invece c'è la Marte di adesso, rappresenta come sono oggi.

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Quando hai capito che la musica poteva passare dall'essere una semplice passione a una possibile carriera professionale?

Non c'è stato un momento preciso, ho iniziato a prendere canzoni di canto avendo passione per la musica. Non ho mai avuto grandi difficoltà. Andando avanti ha preso sempre più piede. Da una passione per la musica è diventa la possibilità di un percorso concreto.

"Conchiglia" ti vede anche più coinvolta come autrice.

Per questo devo ringraziare Diego Esposito, che mi ha convinta e stimolata a scrivere, inizialmente era un mio blocco. Significa mettersi a nudo di fronte a un pubblico quindi sono sempre stata un po' timorosa. Lui mi ha iniziata a questa cosa e ora vado avanti così, mi piace. Adesso sento anche che mi fa anche bene e riesco a dire cose che altrimenti non riuscirei a buttare fuori.

Sanremo giovani, Concertone e X Factor: cosa ti ha dato di più?

Il concertone è stato una cosa fatta quasi per caso, all'ultimo minuto. Ho mandato l'iscrizione sul filo di lana e con mio estremo stupore è andata bene. Ma da tutte e tre le esperienze ho imparato qualcosa. X Factor è stato importante perché in quella situazione ti ritrovi con tutti questi artisti con i propri punti di forza e di debolezza. Vedi anche rispetto a te stesso cosa puoi migliorare e cosa no.

Qual è il tuo obiettivo a breve?

Vorrei poter suonare in quello che è il mio contesto, che non è X Factor ma il palco del localino scrauso. Un approccio un po' più punk. 

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