PROGETTO IN BILICO

Kevin Costner di nuovo nei guai: non ha pagato i costumi del film per 440mila dollari

Crescono i problemi legali attorno alla saga western dell'attore-regista: fatture non pagate, film bloccati e nuove accuse mentre il progetto da quattro capitoli resta in bilico

27 Dic 2025 - 15:27
 © Ansa

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Un altro colpo di scena per Kevin Costner, ma questa volta non arriva dal grande schermo. L'attore e regista premio Oscar è finito nuovamente sotto i riflettori per una causa legale che rischia di complicare ulteriormente il futuro della sua ambiziosa saga western "Horizon: An American Saga". Al centro della disputa, questa volta, ci sono costumi di scena non pagati e conti rimasti in sospeso. Secondo quanto riportato da "The Hollywood Reporter", la società Western Costume ha citato in giudizio in California la casa di produzione Territory Pictures, legata a Costner, accusandola di non aver saldato le fatture per i costumi utilizzati nel secondo capitolo della saga. La richiesta ammonta a 440 mila dollari: una cifra che includerebbe sia pagamenti mancati sia danni agli abiti di scena.

Fatture e accordi mancati

 Dagli atti emerge che nel 2024 Western Costume aveva emesso una fattura da circa 134 mila dollari per il noleggio dei costumi. Tuttavia, secondo l'azienda, le condizioni economiche concordate non sarebbero state rispettate. Non è la prima volta che accade: all’inizio del 2025, la produzione aveva già chiuso un accordo transattivo per una causa simile legata al primo capitolo e al sequel.

Una saga ambiziosa ma in difficoltà

 Le nuove grane legali arrivano mentre Costner cerca ancora finanziamenti per completare Horizon, un progetto concepito in quattro capitoli. Il secondo film, "Horizon: An American Saga - Chapter 2", inizialmente previsto per il 2024, è stato bloccato dopo i risultati deludenti del primo episodio. Quest'ultimo ha incassato circa 38,7 milioni di dollari, a fronte di un budget stimato di 100 milioni. Al momento, il sequel non ha una data di uscita ufficiale.

Capitoli sospesi e nuovi investimenti

 Anche il terzo capitolo resta in stand-by. Intanto, però, nello Utah sono iniziati i lavori per la costruzione di un grande studio cinematografico da 100 milioni di dollari, promosso da Costner e Territory Pictures insieme a un costruttore locale. Un segnale di rilancio che, però, convive con un quadro legale sempre più complesso.

Le altre accuse e i procedimenti in corso

 I problemi non finiscono qui. A marzo è attesa un'altra causa che coinvolgerà la società di Costner, la banca City National Bank e il distributore New Line Cinema, per presunte violazioni di un accordo di co-finanziamento. A Los Angeles, inoltre, una stunt performer ha accusato la produzione di discriminazione sessuale, molestie e ritorsioni, legate a una scena girata senza la presenza del coordinatore dell’intimità previsto dal contratto.