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Kanye West cambia nome e scatena la bufera in tv per un discorso pro Trump

Il rapper si è lasciato andare allʼennesimo monologo surreale a favore del presidente al "Saturday Night Live" poi ha rincarato la dose sui social: "Aboliamo il 13esimo emendamento della Costituzione"

Kanye West cambia nome e scatena la bufera in tv per un discorso pro Trump - foto 1
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Kanye West ha cambiato nome e si fa chiamare Ye, come l'album pubblicato lo scorso giugno.

"Formalmente conosciuto come Kanye West. Io sono Ye", ha scritto il rapper sul suo account Twitter. Non l'ultima bizzarria: durante la sua partecipazione al "Saturday Night Live" ha improvvisato un surreale discorso in sostegno di Trump. E successivamente ha alzato il livello di polemiche sui social proponendo l'abolizione del 13esimo emendamento della Costituzione...

Da tempo il rapper, marito di Kim Kardashian, usa Ye come soprannome, mentre a breve è atteso il nuovo disco "Yandhi": "Credo che Ye sia la parola più usata nella Bibbia, e nella Bibbia significa tu", aveva detto qualche mese fa. Nonostante il cambio di nome, il suo credo politico è rimasto invariato.

West era uno degli ospiti del nuova puntata del "Saturday Night Live", dove si è esibito con Lil Pump (entrambi con indosso un costume da bottiglia di acqua). A fine trasmissione, al momento dei saluti, si è staccato dagli altri e indossando il famoso cappellino rosso della campagna 2016 "Make America Great Again" ha detto: "Dobbiamo avere un dialogo, non discutere. Mi dicono: 'Come fa a piacerti Trump? È razzista'. Beh, se fossi stato preoccupato per il razzismo, me ne sarei andato dall'America molto tempo fa. Seguite il vostro cuore e smettete di seguire la vostra mente. Se vuoi che il mondo si muova, prova l'amore". La Nbc ha scelto di non mandare in onda le controverse dichiarazioni politiche di West, in cui, tra l'altro, ha ribadito l'intenzione di candidarsi alle presidenziali del 2020. Il video, girato dal conduttore Chris Rock, è finito sul Web.

Il rapper ha cercato poi di spiegarsi su Instagram, ma ha peggiorato la situazione attirandosi contro un sacco di messaggi dal altre star. Oltre a difendere il suo cappellino con tanto di messaggio pro Trump, ha proposto di cancellare negli Usa il 13esimo emendamento (l'abolizione della schiavitù), scrivendo: "Quel cappello rappresenta la bontà e un'America di nuovo unita. Non delocalizzeremo più in altri paesi. Costruiremo fabbriche qui in America e creeremo nuovo lavoro. Daremo lavoro a quelli che saranno fuori dal carcere, quando aboliremo il 13esimo emendamento". Una delle sue recenti uscite, che ha scatenato un'ondata di polemiche, riguardava gli schiavi: "400 anni di schiavitù americana sono stati una scelta", aveva dichiarato in un'intervista rilasciata a Tmz.

Dopo poco è arrivato il commento di Lana Del Rey sotto forma di attacco verso il rapper di Atlanta: "L'elezione di Trump è stata una sconfitta per questo paese, e il tuo supportarlo è una sconfitta per la nostra cultura", ha scritto la popstar.

Si è unito alle voci contro anche Chris Evans, il Captain America degli Avengers: "Non c'è niente di più esasperante del discutere con qualcuno che non conosce la storia, non legge libri e incornicia la propria miopia come virtù. Il livello delle congetture che ho incontrato negli ultimi tempi non è solo frustrante, ma è retrogrado, senza precedenti e assolutamente terrificante".

West ha poi ritrattato la propria posizione, precisando di non essere favorevole alla totale abolizione del 13esimo emandamento ma di appoggiare una modifica parziale della Costituzione...