nuovo scontro

JK Rowling attacca Emma Watson sul tema trans: "E' ignorante"

La scrittrice ha replicato duramente ai commenti dell'ex Hermione Granger durante un podcast: "Ha poca esperienza dell'esistenza reale"

30 Set 2025 - 08:45
 © Tgcom24

© Tgcom24

Ennesimo scontro sul tema dei diritti del mondo transgender e di quelli delle donne fra la scrittrice JK Rowling, madre letteraria di Harry Potter, e la star Emma Watson, che della saga cinematografica sul maghetto fu protagonista debuttando come attrice-bambina nei panni di Hermione Granger. Rispondendo a una recente intervista dell'attrice a un podcast, la scrittrice ha bollato l'altra come una giovane donna privilegiata e "ignorante".

Cosa ha detto Emma Watson

  Anni fa Emma Watson accusò pubblicamente JK Rowling, assieme a Daniel Radcliffe e ad altri protagonisti cinematografici ascesi alla fama grazie ai film di Harry Potter, di aver assunto nelle sue insistenti campagne femministe in difesa di una irriducibile differenza biologica di genere delle donne. Il caso è tornato sotto i riflettori dopo l’intervista dell'attrice al podcast “On Purpose with Jay Shetty”. Emma ha ricordato gli anni felici sul set, volendo dimostrare che le diverse posizioni politiche e sociali non le impediscono di essere grata a Rowling per averle cambiato la vita: "Non credo davvero che, avendo avuto quell'esperienza e avendo l'amore, il sostegno e le opinioni che ho, non possa e non voglia apprezzare Jo e la persona con cui ho avuto esperienze personali".

La risposta social di JK Rowling

  "Non mi spetta l'eterno consenso di nessun attore che abbia interpretato un personaggio da me creato", ha esordito JK Rowling nel lungo post pubblicato sui social in risposta alle dichiarazioni di Emma Watson. "Come altre persone che non hanno mai conosciuto la vita adulta senza essere protette dalla ricchezza e dalla celebrità, Emma ha poca esperienza dell'esistenza reale: la ignora al punto da poter essere definita ignorante". La scrittrice inglese trapiantata in Scozia, divenuta miliardaria grazie alle successo globale delle sue opere e al copyright d esse legato, ha poi difeso ancora una volte le sue critiche a ogni tentativo d'imporre spazi misti intimi alle donne come gli ospedali o gli spogliatoi degli impianti sportivi pubblici: realtà con cui a suo dire Watson non ha mai dovuto confrontarsi. Non solo, ha pure ribadito di non poter perdonare Watson o a Radcliffe per averla rinnegata gettando a suo tempo "benzina sul fuoco" delle accuse di transfobia rivolte contro di lei. Accuse che la romanziera ha sempre respinto e che le sono valse "minacce di morte" da parte di attivisti ultraradicali della galassia Lgbtq.

JK Rowling accusa poi la star di essere stata accecata dalla ricchezza e dai privilegi che le ha dato la sua professione: "Emma Watson non avrà mai bisogno di un rifugio per senzatetto. Non verrà mai messa in un reparto misto di un ospedale pubblico. Sarei sbalordita se fosse stata in un camerino di un camerino di un negozio in centro fin dall'infanzia. Il suo 'bagno pubblico' è singolo e ha un addetto alla sicurezza fuori dalla porta. Ha dovuto spogliarsi in uno spogliatoio misto di recente apertura in una piscina comunale? È mai probabile che abbia bisogno di un centro antiviolenza statale che si rifiuta di garantire un servizio riservato esclusivamente alle donne? Di ritrovarsi a condividere una cella con uno stupratore maschio identificato nel carcere femminile?".

La scrittrice ha ricordato che, a differenza della giovane star del cinema, la sua esperienza è stata molto: "Non ero multimilionaria a quattordici anni. Ho vissuto in povertà mentre scrivevo il libro che ha reso famosa Emma. Quindi, per esperienza personale, capisco cosa significhi per le donne e le ragazze prive dei suoi privilegi la violazione dei diritti delle donne a cui Emma ha partecipato con tanto entusiasmo".

Ti potrebbe interessare

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri