lui nega le accuse

Jeremy Renner accusato di molestie sessuali e minacce dalla regista Yi Zhou

La star del Marvel Cinematic Universe l'avrebbe corteggiata inviandole "immagini pornografiche di se stesso non richieste" e l’avrebbe minacciata. L'avvocato dell’attore smentisce le accuse come "false, oltraggiose e diffamatorie"

08 Nov 2025 - 15:11
 © Tgcom24

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Jeremy Renner è stato accusato dalla regista Yi Zhou e di averle mandato senza consenso "immagini pornografiche indesiderate" e di averla minacciato di "chiamare l'ICE (l'agenzia federale americana che si occupa di immigrazione, ndr)" per farla espellere dal Paese dopo un alterco. La cineasta cinese, che quest'anno ha coinvolto l'attore che interpreta Occhio di Falco nel Marvel Cinematic Universe a partecipare al suo documentario "Chronicles of Disney" e al film d'animazione "Stardust Future", ha condiviso una serie di pesanti accuse sui social. "Le accuse sono del tutto infondate e prive di ogni accuratezza", ha controbattuto l'avvocato di Renner, Marty Singer, rigettando fermamente le affermazioni avanzate da Zhou, descrivendole come "false, scandalose e profondamente diffamatorie".

Le accuse di Yi Zhou sui social

  "È con profondo rammarico, tristezza e delusione che mi sento costretta a condividere una verità che tengo dentro da troppo tempo", ha scritto Yi Zhou su Instagram. "Il signor Renner mi ha contattato direttamente per la prima volta a giugno, inviandomi fotografie personali e intime di se stesso, un comportamento che, secondo quanto riportato pubblicamente, aveva già mostrato in passato".

E ha spiegato nei dettagli quanto accaduto: "Nel giugno 2025, all'improvviso ho ricevuto due foto di Jeremy Renner e poi una serie di immagini pornografiche indesiderate/non richieste di lui tramite DM e WhatsApp, che sono state la sua presentazione a me, allo stesso modo, secondo precedenti resoconti dei media, ho scoperto in seguito che in passato aveva condiviso con altre donne come autopresentazione. Dopo aver parlato al telefono e via sms, mi ha sedotta e mi ha convinta che stava cercando una relazione e, naturalmente, mi ha sedotta/lusingata dicendomi che era una star di Hollywood che fantasticava e mi amava così tanto che ho creduto in lui/nel potere dell'amore e ho intrapreso i mesi più difficili e 2 progetti in corsa per gli Oscar, a cui l'ho gentilmente invitato a partecipare". E ha attaccato: "Hollywood nasconde questi uomini e i loro cattivi comportamenti per denaro, ma dobbiamo ancora essere vittime silenziose nell'era post-MeToo?".

Il mese scorso, la regista cinese ha dichiarato al Daily Mail di frequentare Renner, dichiarando che con lei l'attore "aveva trovato un nuovo amore" dopo essersi ripreso dall'incidente quasi fatale con lo spazzaneve. Ma in seguito ha affermato che lui ha negato la loro relazione e si è rifiutato di promuovere pubblicamente i due film a cui hanno lavorato insieme. Zhou ha spiegato poi di aver chiesto all'attore di intervenire per fermare alcuni fan che stavano diffondendo false informazioni online. Secondo queste voci, il documentario sarebbe stato realizzato utilizzando l'intelligenza artificiale senza il suo permesso. Nonostante la richiesta, però, l'attore avrebbe deciso di non offrirle il suo supporto. "Quando l'ho chiamato in privato per i suoi precedenti comportamenti scorretti e gli ho chiesto di comportarsi correttamente, di rispettarmi come donna e come regista, ha minacciato di chiamare l'immigrazione/ICE, un atto che mi ha profondamente scioccata e spaventata", ha scritto ancora sui social Zhou. "Nessuna donna, regista o creativa dovrebbe lavorare sotto una tale pressione emotiva e psicologica mentre cerca di proteggere il proprio nome e l'integrità del proprio lavoro".

La donna ha condiviso con il Daily Mail alcuni screenshot di presunte conversazioni WhatsApp tra lei e Renner, e messaggi di testo dei suoi amici preoccupati. Zhou ha anche raccontato al tabloid che una volta Renner si è ubriacata durante un incontro sulle "Chronicles of Disney" ad agosto, ed è diventato così violento e furioso da dover chiudersi in una stanza. "Avevo così tanta paura per la mia vita", ha detto.

La reazione del legale di Jeremy Renner alle accuse

  Secondo l'avvocato di Jeremy Renner, la regista avrebbe intrapreso queste azioni dopo che l'attore avrebbe rifiutato le sue avance romantiche e deciso di non condividere i suoi progetti sui social. Stando al resoconto legale, Jeremy Renner avrebbe incontrato Yi Zhou solo una volta, a luglio, in un hotel a Reno, Nevada, per un'intervista destinata al documentario della regista. L'incontro tra i due sarebbe stato consensuale. Successivamente si sarebbero rivisti ad agosto, ma da allora Renner non avrebbe più avuto alcun contatto con lei per oltre un mese. L'attore avrebbe ignorato presunti messaggi di natura sessualmente esplicita della regista. L'avvocato Singer ha spiegato invece quale sarebbe la realtà dei fatti per il suo assistito: "Le vere circostanze sono che la signora Zhou ha perseguitato e molestato in modo insistente e aggressivo il mio cliente per mesi, senza alcuna reciprocità da parte sua, eccetto un singolo breve incontro il 12 luglio 2025".

Jeremy Renner e le accuse dell'ex moglie

 Jeremy Renner è sopravvissuto a un incidente quasi mortale con uno spazzaneve a Tahoe due anni fa. Precedentemente era stato accusato di comportamento violento dalla sua ex moglie, Sonnie Pacheco. L'attore è stato sposato con la donna per 10 mesi prima di chiedere il divorzio alla fine del 2014. Durante la battaglia legale per l'affidamento della figlia Ava nel 2019, Pacheco ha accusato Renner di aver minacciato di ucciderla e di uccidersi, sostenendo che l'attore avesse sparato con una pistola all'interno della loro casa mentre Ava si trovava in un'altra stanza.