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Giulia Mutti: "Conoscere i nostri limiti ci aiuta a perdonarci"

La cantautrice presenta il nuovo singolo "Acciaio" di cui Tgcom24 offre il video in anteprima

A Sanremo Giovani Giulia Mutti è stata una delle finaliste più apprezzate con la sua "Almeno tre", ora la cantautrice 26enne toscana torna con un altro brano "Acciaio", sempre scritto da lei e di cui Tgcom24 offre in anteprima il video.

Con il progetto "Le favorite" ha omaggiato quattro donne della canzone come Nada, Arisa, Nannini e Consoli, ora è il turno del suo inedito.

Giulia parlaci di "Acciaio", il tuo nuovo singolo...
È un brano a cui sono molto legata, parla della presa di coscienza dei propri limiti. È il perdonarsi gli errori che facciamo. É questo il messaggio. Il brano l'ho scritto io, come gli altri, e ne vado particolarmente orgogliosa.

Il video dove è ambientato?
Intanto ho voluto provare a sperimentare a livello di arrangiamenti con il quartetto d'archi, volevo far vedere un'altra faccia di me. Il video è ambientato in una ex segheria di marmi vicino casa mia, un luogo suggestivo perché quello che c'è intorno è importante per quello che vuoi trasmettere.

Anche la canzone “Almeno tre” è molto introspettiva...
Parla della voglia di rivincita e di prendersi quello per cui si è lavorato tanto. Cerco di fare un promemoria di quello per cui non siamo felici, per riprenderci almeno tre volte quello che ci aspetta.

Hai omaggiato Nada, Consoli, Nannini e Arisa... quattro donne, perché?
Sono delle artiste legate dal filo comune della coerenza. Da ognuna di loro ho preso qualcosa, sono tutti brani non conosciutissimi, ho fatto un lavoro di ricerca, scegliendo quelli a cui avrei potuto aggiungere qualcosa di mio. “Mi sento bene” di Arisa è la più contemporanea. La composizione strana con degli stacchi di tempo notevoli mi ha colpito.

A proposito di Sanremo, quest'anno ci hai provato tra i giovani, raccontaci questa esperienza...
La competizione fa uscire il lato di migliore di me. Mi piace confrontarmi, è stata una esperienza molto bella che ho vissuto molto serenamente. Mi sono proprio divertita.

Sei giovanissima, come sei arrivata fino a qui?
Dopo la maturità mi sono fermata un anno, volevo capire se la musica che è sempre stata la mia passione poteva diventare qualcosa di più importante per me. E non mi sono più fermata perché ho comunicato a scrivere, che è stata la svolta per me. Suonavo al pianoforte e andavo a lezione di canto e scrivendo ho trovato la mia dimensione.

Sei anche una musicista infatti...
Ho fatto la musicista anche per altri e ne vado molto fiera. In un tour con Paolo Vallesi aprivo i concerti e poi ero la tastierista del gruppo. Ho aperto i concerti della PFM. Tutte esperienze redditizie per la mia formazione. Fino alla realtà della Bmg.

Dove ti vedi tra 10 anni?
Con un pubblico sempre più grande e circondata di persone che credono in me. E soprattutto a suonare e scrivere, come sono oggi ma migliorata di tutti gli accorgimenti che solo il tempo mi potrà dare.