il nuovo cinecomic

Al cinema “I Fantastici Quattro: Gli Inizi”, la famiglia di supereroi della Marvel in versione vintage

Il film diretto da Matt Shakman e con Pedro Pascal, Vanessa Kirby, Ebon Moss-Bachrach e Joseph Quinn apre la Fase 6 del Marvel Cinematic Universe

24 Lug 2025 - 16:33
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Accanto a un Superman gentile e immigrato, è arrivata nei cinema italiani la prima famiglia dei fumetti creati da Stan Lee e Jack Kirby per la Marvel: "I Fantastici Quattro - Gli Inizi". Dopo una serie di adattamenti disastrosi negli anni passati, il film (trentasettesimo del Marvel Cinematic Universe, primo del nuovo corso della Fase 6) si avvia a rimettere definitivamente in rotta la nave dello studio. "Incredibilmente umani, incredibilmente fantastici", spiega soddisfatto Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios parlando dei personaggi e dei loro interpreti: Pedro Pascal è Reed Richards, alias Mister Fantastic, scienziato e leader del gruppo; Vanessa Kirby interpreta la moglie Sue Storm, la Donna Invisibile; Joseph Quinn è Johnny Storm, la Torcia Umana; ed Ebon Moss-Bachrach è Ben Grimm, meglio noto come La Cosa. Il quartetto difende la Terra dal colossale tiranno divoratore di pianeti Galactus (Ralph Ineson) e dal suo enigmatico Araldo, Silver Surfer (Julia Garner).

“I Fantastici Quattro: Gli Inizi” è la quarta versione filmica di "I Fantastici Quattro", dopo quella di Roger Corman del 1994, quella con Jessica Alba e Chris Evans del 2005 e il flop di Josh Trank del 2015. "È il 37° film tratto dal Marvel Comics Universe, ma in un certo senso il primo davvero autonomo, che introduce un universo nuovo, già pienamente formato", ha spiegato Feige. "Durante la preparazione, ripetevamo spesso una frase: 'non serve aver studiato' (per capirlo). Tutto quello che c'è da sapere sui Fantastici 4 lo si apprende nei primi dieci minuti: sono una famiglia, sono umani, hanno emozioni e difetti, si amano e vogliono aiutare gli altri". "Sono anche personaggi famosi, pubblici, punti di riferimento della loro epoca. Se esistessero nel normale arco temporale Marvel li avremmo già incontrati", considera Matt Shakman, che ha diretto il kolossal da 200 milioni di dollari su una sceneggiatura firmata da Josh Friedman, Eric Pearson e Jeff Kaplan. "Per questo li abbiamo collocati su un'altra Terra. Abbiamo costruito un mondo retro-futuristico anni 60, una via di mezzo tra Jack Kirby e '2001: Odissea nello spazio' di Kubrick".

"L'aspetto che mi ha sempre colpito dei 'Fantastici 4' è che il loro perno è una donna. Sue è una leader, sta per diventare madre, è un'eroina. Il centro della famiglia, mai relegata in casa da sola", riflette Vanessa Kirby. "Mi ha entusiasmata l'idea di interpretare una 'pregnancy hero', una madre lavoratrice. Kevin e Matt hanno creduto molto nel mostrarla complessa, forte, amorevole, calda: tutte qualità che rendono il femminile così interessante". Per Pedro Pascal, invece, "Reed Richards è l'uomo più intelligente del mondo… ma quando scopre che diventerà padre, l'unico modo che conosce per affrontare la novità è iniziare a proteggere il mondo, più che vivere davvero l'esperienza. Matt mi ha aiutato in questo percorso emotivo: non sono padre, posso solo immaginare cosa significhi. E in un certo senso è stata sua figlia a farmi ottenere la parte: mi ha venduto della limonata. Quello è stato il momento in cui sono entrato nel personaggio". "Il cuore della storia sta proprio lì: due genitori e le loro paure davanti all'arrivo di un bambino. All'elemento intergalattico si aggiunge una dimensione domestica, quotidiana: Reed che annusa i calzini di Sue o Sue che si lava i denti", aggiunge Kirby. Pascal interpreta un personaggio tutt'altro che monolitico: "La mia parte preferita è che quest'uomo, così geniale da risolvere qualunque equazione, non sa decifrare quelle ben più complesse delle relazioni, della famiglia, dell'amore. Proprio perché è così brillante, diventa quasi ingenuo quando si tratta di rapporti umani: dice la cosa sbagliata, non capisce il contesto". 

Joseph Quinn ricorda di aver ricevuto la conferma del ruolo della Torcia Umana mentre era con Pascal a Londra, sul set de "Il Gladiatore", durante lo sciopero degli attori. "Abbiamo fatto una passeggiata dal suo hotel a casa mia. Gli dissi che mi avevano chiamato. Lui fu molto solidale". "Stavo solo cercando di nascondere la mia invidia", ride Pascal. Moss-Bachrach racconta di esser stato parecchio nervoso alla sua prima esperienza con la motion capture. Ma non di sola umanità vivono i supereroi. I Fantastici 4 è anche un tripudio di tecnologia e raffinatezza visiva. Lo sottolinea Moss-Bachrach, che ha vinto Emmy per un ruolo ben più intimista nella serie "The Bear": "Ero molto agitato, era tutto nuovo per me. Ma nel giro di pochi giorni quell'ansia si è trasformata in libertà. Recitare con il motion capture, eppure con loro davanti, occhi negli occhi, è stato sorprendente e vero".

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