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Ernia: "Ecco il mio nuovo album rilassato e un po' caciarone... per divertirmi in leggerezza"

Il rapper milanese presenta la versione deluxe del disco uscito a settembre, con sette inediti e tre feat. prestigiosi

Ernia:
ufficio-stampa

Esce oggi "68 (TILL THE END)”, il nuovo disco di Ernia, all'anagrafe Matteo Professione, che comprende le 12 tracce di "68", l'album uscito a settembre, più 7 brani inediti: "E' qualcosa che si pone sopra le parti, un allenamento in vista del nuovo progetto discografico a cui sto lavorando, l'inizio di un cambiamento...", racconta il rapper milanese, 25 anni e una posizione ben salda nel rap game italiano.

"E un album che ho fatto per divertirmi, come per fare un mixtape..." spiega. E così sono nate le sette tracce inedite, "in maniera più rilassata e serena... in alcuni brani persino più caciarona", racconta Ernia, che ammette di aver superato la pressione con cui era nato "68": "Quello è stato un album sofferto, studiato, delineato... volevo arrivare a un obiettivo, un album con una major e quindi c'era tutta quella tensione intorno"...

Il nuovo disco è invece una sorta di intermezzo relax, con cui Ernia chiude un capitolo e dalla periferia, utilizzando le sue metafore, si avvicina sempre di più al centro: "Per fortuna non sono ancora arrivato però, perchè se a 25 anni fossi già in centro avrei molti anni davanti in cui dover combattere per mantenere la posizione...", scherza.

E se "68" è stato l'album della consacrazione, che da rapper emergente lo ha portato a diventare uno tra i giovani meglio considerati in Italia, questo è il disco che lo traghetta verso il nuovo: "Adesso è tempo di allargarsi, di guardare oltre. Mi sono ritagliato la mia fetta, ed è una fetta sicura, non ho seguito nessuna moda e nessuna tendenza. Sono molto più sicuro dei miei mezzi, so come fare e cosa fare, e il mio manifesto l'ho esposto tutto in "68", ora devo andare avanti...".

Prodotto dai migliori producer della scena, da Marz a Zef fino a Mr Monkey “68 (TILL THE END)” vanta anche tre importanti featuring. Oltre a Nitro con cui duetta in 'Certi giorni', primo estratto, "un brano intimo e sentimentale, profondo e un po' strappalacrime", Ernia collabora con Lazza in 'Il mondo chico': "Lazza è forte nei freestyle, nel prendersi in giro e prendere in giro l'altro e ho fatto con lui un pezzo così, un po' sfottò...". E con Chadia Rodriguez in 'Mr Bamboo', "un feat che mai ci si sarebbe aspettati, un personaggio inimmaginabile", come dice lo stesso rapper: "La scelta è caduta su di lei perché ho deciso di uscire dalla mia zona di comfort e di osare con un personaggio il più lontano possibile e differente da me..."

In quanto ai featuring futuri Ernia lo ammette: sono proprio gli artisti diversi da lui ad attrarlo, nell'ottica della sperimentazione e della ricerca di nuove strade. "In futuro farei magari un feat. con Capo Plaza, perché è molto cupo, dark, mi piacerebbe anche con Sfera o con i miei miti del passato tipo i Club Dogo. Feat. internazionali? In Italia non li capisce nessuno, lo farei solo per me. E' frustante ma è così. In Italia si ascolta rap solo perché è moda. L'Italia è ancora pop...".

Ernia:
ufficio-stampa

"68 (TILL THE END)” conferma comunque la peculiarità dell'artista, ciò che ne fa una sorta di outsider della scena rap, poco incline alle mode, sia per quella sua capacità di mescolare sonorità differenti, dal funk, alla black music, alla trap, sia per quella tendenza a scrivere testi mai scontati.
Ne è un esempio "Un sasso nella scarpa", che, in un album più orientato alla sfera funny, si distingue per il suo lato conscious, al quale del resto Ernia ha da sempre abituato il suo pubblico: "Nel brano parlo dei social, di Twitter e di Instagram, di come sul primo sia diventato scontato dire sempre tutto quello che si vuole, pensando di averne il diritto e di saperne di più degli altri. E di come sul secondo a contare non siano più i contenuti ma l'immagine. L'importante oggi purtroppo è esserci, partecipare, non importa come. I social sono il luogo per gli egoinomani, per i narcisisti...".

In quanto al rap e ai tanti pregiudizi ancora esistenti Ernia non ha dubbi: "Potrebbe essere d'aiuto per i ragazzini, ispirarli, toglierli dalla piazza, dove fumano canne e spacciano droga. L'ho fatto anch'io e il rap mi ha salvato. Il rap dà speranza e amplia gli orizzonti...".

Da venerdì 5 aprile Ernia sarà impegnato nel '"68 Till the end instore tour" che lo vedrà protagonista nelle principali città italiane per l'atteso incontro con i fan. Si parte da Milano per proseguire il 6 aprile a Torino, il 7 aprile a Firenze, l'8 aprile a Roma, il 9 aprile a Napoli e il 10 Aprile a Bari. Il rapper lombardo sarà poi pronto per affrontare una lunga dimensione live di concerti dal vivo che a partire da giugno lo terranno impegnato per tutta l'estate nelle principali venue tra festival, club e summer arena.