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Edoardo Bennato: "Il mio rock tra passato e futuro racconta come la prima pagina di un giornale i nostri giorni"

Il cantautore presenta il nuovo album "Non cʼè" in cui collabora con il fratello Eugenio, Clementino e Morgan

Ufficio stampa

Il ritorno di Edoardo Bennato ha due forti anime rock, quella più legata al prima e quella più vicina all'attualità. Il cantautore lancia il nuovo album "Non c'è" con otto brani inediti e 15 del passato. E tante collaborazioni, dal fratello Eugenio a Clementino e tra cui spicca "Perché" con Morgan. "Mi sono reso conto come e quanto le cose nuove fossero in linea con quelle rivisitate, e che ci fosse un fil rouge che unisse tutte le canzoni; anche se originate in periodi molto diversi tra loro", spiega.

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"Nel guardare i titoli e i testi scritti sul foglio ho immaginato la prima pagina di un quotidiano dei giorni nostri - prosegue - dove gli strilli in prima pagina esaltano e sottolineano argomenti e tematiche popolari di sempre, ma in particolare di questi ultimi tempi: 'Salviamo il salvabile', 'Bravi ragazzi', 'La realtà non può essere questa', 'Dotti, medici e sapienti', 'Non farti cadere le braccia', 'L’isola che non c’ è'...".

 

"E' un Paese diviso, col passare del tempo il divario tra il nord e il sud si accentua e si arriva a una situazione critica" spiega Edoardo ironizzando anche sul governatore della Campania che ha detto avrebbe potuto essere la spalla di Totò.

 

Con Clementino, Bennato canta "L'uomo nero" contro il razzismo e per raccontare la tragedia dei migranti: "Su questo pianeta non ci sono razze diverse ma una unica che si è modificata nel viaggio attraverso le latitudini del pianeta, da pelle scura ai biondi pelle diafana. Il razzismo è un'infezione che trova forza nella paura delle masse, che temono l'invasione di migranti".

 

Non mancano i riferimenti al Covid e al momento che stiamo vivendo: "Spero che la pandemia da covid ci insegni a riflettere anche se non mi piace parlarne. Spero che il covid ci aiuti a capire certi meccanismi che per indolenza, demagogie, ci rifiutiamo di comprendere. Ma sono anche convinto che la tecnologia ci aiuterà a sconfiggere qualunque tipo di infezione, come già in passato. Quello che dobbiamo sconfiggere, invece, sono le differenze tra la parte privilegiata e quella penalizzata del mondo: il divario economico e sociale è tale e tanto da creare problemi a tutta l'umanità".

 

Edoardo è sempre alla ricerca del successo, anche dopo oltre 50 anni di carriera: "Come da ragazzo anche ora sono alla ricerca del successo: cerco di trovare il modo di fare in modo che queste canzonette, o canzonacce, vengano ascoltate".

 

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