In un documentario, Eddie Murphy ricorda l'approccio inaspettato di una coppia famosa durante una festa a Studio 54
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Eddie Murphy ha raccontato un aneddoto sorprendente della sua giovinezza: la "proposta indecente" ricevuta da Yul Brynner, l'attore premio Oscar e icona del cinema. Era il suo 21esimo compleanno e si trovava al mitico Studio 54 quando Brynner, presente insieme alla moglie, lo avvicinò con un invito spiazzante: "Vieni nel mio appartamento con me e mia moglie…". Solo anni dopo, ha spiegato Murphy, capì davvero quale fosse l'intenzione dietro quelle parole.
Eddie Murphy ha raccontato l'episodio in un documentario sulla sua vita, "Being Eddie". All'epoca era all'inizio della sua ascesa, un talento travolgente che stava conquistando pubblico e industria con una velocità impressionante. Inevitabile per le stelle di quel momento partecipare alle serate dello Studio 54, una delle discoteche più celebri (e meglio frequentate) della New York di quegli anni. Ed è proprio lì che il giovane comico incrocia Yul Brynner, già allora un nome leggendario, in compagnia della moglie. L'atmosfera è rilassata, qualche battuta, un brindisi, e poi quell'invito tanto inatteso quanto diretto.
Il momento arriva all'improvviso, tra un brindisi e qualche battuta. La star si avvicina a Murphy con un sorriso, e con assoluta naturalezza gli dice: "Come ti sembrerebbe venire nel mio appartamento con me e mia moglie a fare festa?". Eddie Murphy racconta di essere rimasto sorpreso dalla spontaneità dell'invito e di essersi limitato a rispondere "Nah, sono a posto così", convinto che si trattasse semplicemente di un after party privato. Quello che il comico non coglie sono le sfumature e I sottintesi...
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Ci sono voluti un po' di anni prima che l'attore potesse rileggesse quell'episodio con altri occhi. Ripensando a quel momento, Murphy ha raccontato di aver notato il sorriso complice della moglie di Brynner, un sorriso che allora non aveva saputo interpretare. "Solo con il tempo mi sono reso conto di cosa volessero davvero", ha confessato. Con il suo tipico humour, oggi scherza sul fatto che la storia avrebbe avuto un finale ben più "epico" se avesse accettato quell'invito. Quello che non è chiaro dal racconto di Eddie Murphy è di chi si trattasse parlando della moglie di Brynner. Infatti lui fa riferimento al 21esimo compleanno, quindi il 1982. E in quell'anno Yul Brynner si trovava proprio a cavallo tra il divorzio dalla terza moglie, Jaqueline Simone Thion de la Chaume, da cui si era separato nel 1981, e il quarto matrimonio, avvenuto nel 1983, con Kathy Lee, che sarebbe stata al suo fianco fino alla morte avvenuta nel 1985.
Quell'incontro al limite dell'assurdo apre uno squarcio su un mondo che oggi sembra lontanissimo: quello delle notti infinite, delle libertà disinvolte, dei personaggi più disparati che affollavano la scena culturale newyorkese. In quegli ambienti, tutto pareva possibile e ogni confine si muoveva sul filo dell'ambiguità. Murphy, invece, ha più volte raccontato di aver sempre mantenuto un certo distacco da quella frenesia. Pur vivendo il successo, non amava le situazioni caotiche, né la ricerca forzata di attenzioni. Preferiva la sua casa, il silenzio, quel tempo lento che gli permetteva di "ricaricare le batterie". È forse per questo che quell'invito lo colse così impreparato: non rientrava nel suo modo di vivere la celebrità. E proprio per questo, oggi, può raccontarlo con la serenità e l'ironia di chi sa di aver scelto la propria strada senza farsi trascinare dal resto.