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DLF, DIRETTO Live Festival: dalle radici dell'indie verso il futuro

Tre imperdibili concerti all'Arena Puccini di Bologna dal 5 al 7 giugno

DLF, DIRETTO Live Festival: dalle radici dell'indie verso il futuro - foto 1
Ufficio stampa

Prima stagione per il DLF, DIRETTO Live Festival, nuova rassegna targata Comcerto in collaborazione con Locomotiv Club all'Arena Puccini di Bologna. Un viaggio nel mondo musicale, che va dalle radici dell’indie con lo sguardo diretto verso il futuro e a tutto il panorama attuale.

Sopra il palco campeggia la scritta DLF, Dopo Lavoro Ferroviario, che all'interno dell'omonimo parco ospita dal 1935 l'Arena Puccini e da qui il tributo e il nome del nuovo evento, che dopo Spilla e Unaltrofestival, diventa un nuovo appuntamento imperdibile per la prossima estate. Tre i concerti previsti da lunedì 5 a mercoledì 7 giugno.


Anche la scelta del secondo nome del Festival, ovvero DIRETTO, ha un suo preciso significato. Diretto è il messaggio veicolato dalla musica protagonista del festival. E Diretto è il rapporto tra artista e pubblico in un contesto a misura d’uomo.
Infine Diretto il filo conduttore che lega Comcerto e Locomotiv Club.
Dopo un’edizione zero con Fontaines DC lo scorso Giugno, ecco quindi il debutto ufficiale di Diretto Live Festival (che è anche un acronimo di DLF), che ha il progetto di portare nel capoluogo emiliano, lo stesso 
clima, la stessa esperienza delle altre rassegne musicali quali Unaltrofestival a Milano e Spilla ad 
Ancona, proponendo artisti di grande prestigio affiancati ai nuovi nomi della scena musicale mondiale e 
rendendo sempre più fruibile la musica dal vivo, con un’offerta diversa e innovativa
Un viaggio nel mondo musicale che più ci piace, che va dalle radici dell’indie e con lo sguardo diretto verso il 


Si parte lunedì 5 Giugno con i Molchat Doma

  (che saranno anche protagonisti il 7 giugno a Unaltrofestival a Milano). La band, che nasce nel 2017 a Minsk, in Biellorussia, propone un genere che vede convergere, tre strade, quella del post-punk, quella della new wave e quella del synth pop.
Il sound è scuro dai ritmi ballabili, con una forte dose di gotic ethos. La band è composta da Egor Shkutko, il cantante che scandisce i testi russi con la sua voce profonda e lineare, Roman Komogortsev alla chitarra, synth e drum machine e Pavel Kozlov basso e sintetizzatori.
Il loro secondo LP, Этажи (pronunciato Etazhi), pubblicato nel 2018, ha esaurito più di 10000 copie, vista l’eccezionale richiesta è attualmente in fase di ristampa.
La canzone “Sudno” è costantemente nella top viral globale su Spotify da aprile 2020.

 


Martedi 6 Giugno

 è la volta di Robin Skinner, aka Cavetown, ospite di Unaltrofestival lunedì 5 giugno), che torna in Italia dopo lo straordinario Sold Out del 2022 all'Alcatraz di Milano con “Worm Food” il suo ultimo album, il suo lavoro più elaborato fino ad oggi, dove plasma il suo stile di narrazione crudo e sincero, in canzoni che danno voce alle nostre emozioni più intime.
Come per tutta la sua produzione, Skinner ha prodotto l'album da solo nel suo studio di casa, rintanandosi 
nel suo garage, infondendo al suo sobrio alt-pop una nuova, potente vitalità e, cosa nuova per la sua composizione, componendo pensando ad un live set.
Osannato dalla stampa – The New York Times, The FADER, Billboard, Consequence of Sound, Rolling Stone e 
American Songwriter – il giovanissimo fenomeno indie-pop britannico ha raccolto oltre 2,3 miliardi di 
stream fino ad oggi, conta 8,4 milioni di ascoltatori mensili su Spotify e 1,9 milioni di iscritti su YouTube.

DLF, DIRETTO Live Festival: dalle radici dell'indie verso il futuro - foto 2
Ufficio stampa

 

Mercoledì 7 Giugno

  ultimi ospiti del DLF, Diretto Live Festival saranno The Voidz, la tanto folle quanto creativa band, che ha distrutto i confini sonori, mescolando suoni alternativi, riff rock, musica elettronica e sperimentale creando paesaggio sonori unici.
Il timoniere è Julian Casablancas che con THE STROKES incendiò i primi anni 2000, con il loro Rock’n’Roll ed il loro album di debutto “Is This It”, definì un’epoca, riportando il Rock al centro della pop culture ed antisegnano di una scena, punto di riferimento da cui attingere per molte altre band.
A lui si aggiungono Amir Yaghmai e Jeramy “Beardo” Gritter, alle chitarre, Jeff Kite alle tastiere, Basso e Synth Jake Bercovici ed Alex Carapetis alla batteria.

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