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Conto alla rovescia per Campovolo, Ligabue: "Saremo in centomila | La rivalità con Vasco ? Per me una grande sofferenza"

Il rocker si racconta in un'autobiografia e scalda i motori pronto per festeggiare i 30 anni di carriera. Nel volume parla anche del figlio morto appena nato

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Ufficio stampa

Luciano Ligabue, il rocker di Correggio classe 1960, vanta ventidue album, tre film e sei libri.

L'ultima fatica letteraria in uscita in libreria per Mondadori è il racconto della sua vita, dai più grandi successi ai momenti più intimi e difficili. Tra le pagine il Liga racconta anche della "rivalità" con un altro monumento del rock italiano: Vasco Rossi. Un antagonismo nato soprattutto sui giornali che il cantautore emiliano definisce "una grande sofferenza". Estremo entusiasmo invece dimostra sul ritorno sul palco per festeggiare i trent'anni di carriera: "A Campovolo saremo in centomila".

 

Il "rivale" di sempre - "È una storia da cui mi è venuta una grande sofferenza. Ma nulla e nessuno riusciranno a farmi diventare antipatico Vasco Rossi. L'ho sempre rispettato e lo rispetterò sempre", confessa Ligabue in un'intervista al quotidiano Il Corriere della Sera parlando del rocker di Zocca. Argomento affrontato anche nell'ultimo libro.

 

 

"Una storia" sarà in libreria il 3 maggio - Nella narrazione del Liga c'è un intero universo, circoscritto e infinito, sessant'anni di vita e trenta con la chitarra in mano, che diventano "una storia", tutta da rivivere e raccontare. E nel libro c'è sia la storia più intima, personale e famigliare sia un meraviglioso racconto che abbraccia la provincia italiana, dagli anni Sessanta a oggi. In questo bilancio Liga esce dai confini biografici e tratteggia situazioni, luoghi e persone in una dimensione quasi romanzesca. Li fa vedere, toccare e conoscere. La storia di Ligabue, è "una storia" di quelle che ne contengono cento e altre cento ancora. "Nessun libro può contenere la vita di qualcuno. Ma i ricordi che contano sì. Con quelli ci si può provare", dice l'artista emiliano.

 

Un ricordo doloroso - Al Corriere della Sera Ligabue parla anche del figlio Leon, morto appena nato, evento che ha profondamente segnato la vita di coppia e che è raccontato tra le pagine del libro: "Ce lo fecero vedere. Me lo ritrovai in mano. Aveva i tratti della mamma. L'ho fatto seppellire in un cimitero che ha un angolo chiamato degli angeli. All'inizio mia moglie Barbara ci andava tutti i giorni. Si sentiva come se il suo corpo fosse diventato marcio, incapace di dare la vita... Un pensiero ingiusto, ma il suo "sentire" la faceva stare così. Solo chi ci è passato lo capisce".

 

Il concerto - Il 4 giugno Ligabue sarà protagonista di "30 anni in un (nuovo) giorno", l'evento live già sold out che inaugurerà la RCF Arena a Reggio Emilia (Campovolo).

 

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