VIDEO IN ANTEPRIMA

Ciccio Merolla, il remix di "Malatìa" di Mark & Kremont

Tgcom24 offre il video in anteprima del brano che si candida a diventare il nuovo tormentone radiofonico dell'estate

06 Lug 2023 - 11:56

"Malatìa", il successo di Ciccio Merolla, ha una nuova veste dance e contemporanea grazie alla versione "Capri Remix" prodotta dal team Itaca di Merk & Kremont, on air dal 7 luglio. Il brano si candida a diventare il nuovo tormentone radiofonico dell’estate, nella lingua dell’anno: il napoletano. Tgcom24 offre il video in anteprima.

"Malatìa" è un pezzo dei record: 8,5 milioni di visualizzazioni su YouTube, 8 milioni di stream solo su Spotify, oltre 1 miliardo di visualizzazioni e più di 850mila creazioni su TikTok (#1 da marzo a maggio 2023), #1 nella Viral 50 di Spotify per più di 6 settimane, e tutt’ora da 13 settimane nella Top 200 di Spotify.

La pubblicazione della nuova versione è accompagnata dall’omonimo videoclip firmato Luciano Filangieri e girato tra i faraglioni di Capri. Il segreto è anche nelle mani dei "due geni assoluti" come li ha definiti Tiziano Ferro, ovvero una firma riconoscibilissima già ammirata nelle collaborazioni con Elodie, Tiziano Ferro stesso, artefici anche dell’ultimo singolo di Marracash e Tananai.

"Siamo stati fan di 'Malatìa' fin dal primo ascolto - dicono Merk & Kremont - Con il nostro team di produzione Itaca volevamo lavorare a una versione completa per la radio e la pista da ballo. Quando ci è stato chiesto di farlo da Time Records, non potevamo crederci! Siamo pazzi di questo brano!"

Ciccio Merolla racconta che "come spesso accade nelle canzoni, il suo brano è figlio del contagio. Ci sono palesi reminiscenze nella linea melodica del singolo, facilmente riscontrabili in Guataquì (Berroche), canzone del 2009 della star della tambora colombiana Martina Camargo. Canto di derivazione popolare e antico". La citazione consapevole di questo brano della tradizione colombiana è la conferma di come Merolla coltivi da sempre la world music d’ogni latitudine. Africa, India, e Sudamerica appunto: il mondo è un villaggio e chi è nato a Napoli lo sa per Dna. 

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