dal 18 luglio al 1 agosto

Bolzano Danza 2025, l'"insurrezione" come impulso collettivo: Gisèle Vienne e Marco D'Agostin tra i protagonisti

La 41esima edizione segna l’inizio del percorso tematico triennale della nuova direzione artistica di Anouk Aspisi e Olivier Dubois. Ecco il cartellone

22 Mag 2025 - 13:11
1 di 12
© Jonathan Godson
© Jonathan Godson
© Jonathan Godson

© Jonathan Godson

© Jonathan Godson

La danza oltre la dimensione e la percezione del corpo. E' la mission del programma di Bolzano Danza che torna dal 18 luglio all'1 agosto per la 41esima edizione piena di grandi novità. A partire dall’inizio del percorso tematico triennale disegnato dalla nuova direzione artistica di Anouk Aspisi e Olivier Dubois, intitolato "Trilogia della Passione". La prima tappa è Insurrezione (nei prossimi anni arriverà Orizzonte e Riconciliazione), una tematica che attraverserà l’intera programmazione del 2025. Gli spettacoli esploreranno l’atto dell’insorgere in tutte le sue forme, dal gesto individuale all’impulso collettivo, dalla ribellione interiore alla sovversione dello spazio e della forma scenica. Saranno i 27 protagonisti di un cartellone che vedrà 7 prime italiane, 4 prime assolute, 2 anteprime nazionali, 2 OpenLab dedicati all’intersezione tra arte e scienza e l’inedita giornata-evento di ExtraDanza, per un totale di oltre 30 appuntamenti.

Un cartellone che sarà all'insegna della diversità dei linguaggi artistici, per oltrepassare le frontiere, creare ponti e connessioni, per mezzo di progetti che abbracciano una dimensione esperienziale e un respiro internazionale. A proposito di questo, Paul Gasser, Presidente della Fondazione Haydn che organizza e promuove la manifestazione, spiega: "La nuova direzione artistica del Festival segna un’ulteriore spinta verso l’internazionalizzazione del progetto, rafforzando allo stesso tempo quella dimensione territoriale che lo ha reso un fiore all’occhiello della cultura cittadina e regionale internazionalità". Per i due direttori artistici Anouk Aspisi e Olivier Dubois, "il Festival è il mondo. Lo attraversa, lo trasforma, lo rimette in discussione. Delinea, passo dopo passo, il laboratorio artistico e umano del nostro futuro. È un palcoscenico aperto a tutte le voci possibili, dove l’inclusione diventa azione e il coraggio una necessità. Uno spirito che danza in un corpo che danza per una comunità che danza”.

Il festival prende il via venerdì 18 luglio con il Ballet Preljocaj che in prima italiana presenta "Helikopter/Licht" nella Sala Grande del Teatro Comunale. A Helikopter, opera emblematica con la musica d’avanguardia di Karlheinz Stockhausen, risponde Licht, nuova creazione coreografica di Angelin Preljocaj con i beat elettro di Laurent Garnier, erede libero e audace dello spirito del grande compositore tedesco. Domenica 20 luglio sempre in Sala Grande "Encantado", spettacolo culto della coreografa Lia Rodrigues: un patchwork di tappeti e tessuti da cui emergono divinità che danzano a un ritmo ininterrotto fra mimetismo e travestimento, tra sogno e realtà. 

Lunedì 21 luglio il Teatro Studio ospita "Darkmatter", secondo lavoro firmato dalla performer e coreografa olandese Cherish Menzo che prosegue nella sua indagine sulla trasformazione del corpo in scena e sulla sua rappresentazione, tra musica hip-hop, estetica dark e riflessione storico-politica. Un nuovo sguardo alla percezione di sé che vuole dare vita a un nuovo, enigmatico corpo afro-futurista. Martedì 22 luglio la Fondazione Antonio Dalle Nogare ospita la prima italiana di "This is La Mort" di Zoé Lakhnati, originale esplorazione dell’immaginario collettivo firmata dalla nuova promessa della danza francese e ispirata all’Atlante Mnemosyne, opera incompiuta del grande storico dell'arte tedesco Aby Warburg. Successivamente la Sala Grande del Comunale ospita uno degli appuntamenti più attesi di questa edizione: "Crowd" dirompente pièce collettiva per quindici danzatori, tra i lavori più acclamati dell’artista franco-austriaca Gisèle Vienne. Lo spettacolo prende spunto dalle esperienze personali dell’artista nei club underground della Berlino Est anni novanta, tra magazzini abbandonati e basement post-industriali.

Mercoledì 23 luglio il festival si spingerà nuovamente fuori dai luoghi convenzionali per presentare negli spazi di Fiera Bolzano la performance "Radio Vinci Park", opera fuori formato ideata dall’artista visivo e regista Théo Mercier in tandem con il coreografo e cantante François Chaignaud, superstar della danza francese che trasporta il pubblico in una dimensione immaginifica tra motori e musiche di clavicembalo dove un biker e una creatura insolita si sfidano in un rituale sospeso tra seduzione e distruzione. Giovedì 24 luglio prima negli spazi del Museo Mercantile sarà in scena "L’ombelico dei Limbi" di Stefania Tansini, rivelazione della nuova coreografia italiana ispirata all’omonima opera di Antonin Artaud. A seguire, al Teatro Comunale la prima italiana di "Delirious Night" della coreografa danese Mette Ingvartsen: un rituale, alimentato dalle danze collettive del Medioevo, dai carnevali, dai balli in maschera orchestrata da una delle più originali autrici e registe del panorama europeo, che sarà presentata in prima mondiale il 16 maggio al Kunstenfestival di Bruxelles.

Venerdì 25 luglio la Sala Prove del Teatro Comunale ospiterà la prima italiana di "La Reverdie - bambini" della compagnia AmieAmi, appuntamento speciale dedicato alle famiglie: ispirato all’opera di Leo Leonni "Piccolo blu e piccolo giallo", un colorato omaggio alla danza e alla sua capacità di far emergere il valore dell’unità oltre le differenze, ideato e interpretato da Pauline Bigot e Steven Hervouet. A seguire al Teatro Studio del Comunale la prima assoluta di "Comeback", performance creata dalla coreografa Fabritia D’Intino in tandem con l’artista sonora Agnese Banti nell’ambito del progetto BoNo!, promosso da Bolzano Danza insieme a We-Start/Novara Jazz, OperaEstate Festival (Bassano del Grappa), FDE Festival (Bergamo) e Fuori Margine (Cagliari) con l’obiettivo di sostenere il lavoro di artisti emergenti nei campi della musica e della danza contemporanea.

Dopo la giornata di ExtraDanza di sabato 26 luglio, ancora un doppio appuntamento lunedì 28 luglio con "(e poi entrarono i cinghiali)", pièce rivelazione del dance artist italo-austriaco Simone Lorenzo Benini, inserita nella Vetrina della giovane danza d'autore del network Anticorpi XL (Museo Mercantile) e Asteroide, spettacolo presentato a Milano a giugno 2025 dal premio Ubu Marco D’Agostin: un ironico omaggio al musical, una straordinaria partitura per voce e corpo che tra paleontologia, danza e sentimento racconta gli infiniti modi coi quali la vita trova sempre il modo di affermarsi (Teatro Studio del Teatro Comunale). Martedì 29 luglio il Teatro Studio del Comunale ospita uno speciale focus dedicato all’esperienza di Körper, Centro di Produzione Nazionale della Danza fondato a Napoli nel 2003 da Gennaro Cimmino. Saranno presentati "Cloud" di Giovanfrancesco Giannini e l’anteprima di "Last movement of hope - Chapter II" di Adriano Bolognino. Il focus si completerà mercoledì 30 luglio con un talk dedicato presso a BoDA.  A seguire, nella Sala Grande del Teatro Comunale un altro appuntamento di punta del cartellone 2025 con la prima italiana firmata dal pluripremiato regista svizzero Martin Zimmermann: pièce tutta al femminile, con Bérangère Bodin, Eline Guélat, Rosalba Torres Guerrero e Marianna de Sanctis, "Louise" è un laboratorio umoristico tra danza e circo contemporaneo che trasforma il palco in un universo surreale e coinvolgente aperto a un pubblico di tutte le età (in replica mercoledì 30 luglio).

Olivier Dubois dedica alla città del Festival "Wild Descent", in prima italiana che Olivier Dubois: un progetto che prende spunto da una delle più importanti coreografie del ventesimo secolo, "L’Après-midi d’un Faune" di Vaslav Nijinsky, per dare vita a una performance realizzata con la partecipazione di danzatori locali. In due tappe distinte i protagonisti si fanno strada in alcuni dei luoghi simbolo della città, mercoledì 30 luglio e giovedì 31 luglio. La 41esima edizione di Bolzano Danza si chiude venerdì 1° agosto al Teatro Comunale, con MazelFreten: ensemble della nuova scena francese, protagonista della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Parigi 2024, la compagnia guidata dai danzatori Brandon Masele e Laura Defretin arriva per la prima volta in Italia per condividere un’energia ritmica profondamente ispirata al mondo delle battles urbane, trasformando i codici e la tecnica della danza electro. Una celebrazione con una forte componente musicale che chiuderà il programma del Festival con la prima nazionale di uno dei suoi lavori più potenti, "Rave Lucid". Al collettivo francese sarà affidata anche la festa di chiusura della manifestazione dopo lo spettacolo: un dance floor condiviso con il pubblico e gli artisti del Festival.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri