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Sessant'anni di Björk: icona contemporanea che continua a reinventarsi

L'artista islandese festeggia il traguardo, tra successi e stile inimitabile

21 Nov 2025 - 10:17
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La musicista islandese Björk festeggia i suoi sessant'anni. Un traguardo che segna non solo l'età biologica, ma anche un ricco percorso creativo che dura da quarant'anni, tra sperimentazione e audacia.

Origini e primi passi di Björk

  Nata a Reykjavík, in Islanda, Björk ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo della musica fin da giovanissima. Dopo le esperienze nei gruppi punk e post-punk del suo Paese, tra cui The Sugarcubes, ha intrapreso una carriera solista che l'ha portata a diventare una delle voci più originali della musica contemporanea. Con una voce potente e inconfondibile, capace di sfumature rare, Björk ha attraversato con naturalezza mondi sonori lontanissimi tra loro (dal trip hop all'elettronica, dal jazz alla musica colta) senza mai perdere la propria identità artistica. La sua esplosione internazionale avviene negli anni Novanta con album come "Debut" (1993) e "Post" (1995), progetti che hanno mescolato pop, elettronica, sperimentazione e linguaggi visivi. 

Björk e la tecnologia

  Björk è tra le artiste che più hanno anticipato il rapporto tra musica e tecnologia. Nel 2011 ha rivoluzionato il panorama musicale con "Biophilia", il primo album concepito come una suite di app interattive per dispositivi mobili. Nel 2015 prosegue la sua ricerca con "Vulnicura", esplorando la realtà virtuale attraverso una mostra immersiva e videoclip in VR che ridefiniscono il concetto di esperienza audiovisiva. Con "Cornucopia" (2019), uno dei suoi progetti più ambiziosi, unisce performance live, proiezioni digitali e scenografie futuristiche, trasformando il concerto in un evento multisensoriale e teatrale all'avanguardia.

Björk spegne 60 candeline, tra musica e innovazione

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Una carriera in continua evoluzione

 L'influenza di Björk va oltre i confini della musica. Nel 2000 ha conquistato il premio per la miglior interpretazione femminile a Cannes grazie al ruolo intenso in "Dancer in the Dark" di Lars von Trier, performance che le vale anche una candidatura agli Oscar e due ai Golden Globe. Con oltre 40 milioni di dischi venduti, 15 nomination ai Grammy, 5 Brit Awards e una lunga lista di riconoscimenti internazionali, la sua visione artistica è celebrata da pubblico e critica. Non a caso, "Rolling Stone" l'ha inserita al 59° posto tra i 100 migliori cantanti di sempre.

Il controverso rapporto di Björk con il successo

 La sua carriera è stata anche segnata da un rapporto complesso con la fama. Iconico e discusso è l'abito a forma di cigno indossato agli Oscar 2001, divenuto un simbolo della cultura pop e del suo stile anticonvenzionale. Meno noti, ma significativi, gli episodi che la videro scontrarsi con i paparazzi (in Thailandia nel 1996 e in Nuova Zelanda nel 2008) per proteggere la propria privacy e quella della famiglia.

Lo stalker e il pacco bomba

 Tra gli eventi più drammatici nella sua vita pubblica spicca il caso dello stalker del 1996, che le inviò un pacco bomba prima di togliersi la vita. Il pacco venne intercettato, ma l'accaduto segnò profondamente Björk , spingendola a lasciare Londra e a rientrare in Islanda, dove ritrovò equilibrio e ispirazione per creare "Homogenic", uno dei suoi album più riusciti.

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