Il duo e l'autore nel cd "MogolAudio2"
"MogolAudio2" è il titolo dell'album nato dalla collaborazione fra Mogol e il duo di musicisti napoletani Audio2, in uscita l'8 maggio. A comporre il progetto sono 10 brani inediti, di stampo pop anni 70, musicati ed eseguiti dagli Audio2, i cui testi sono di Mogol. "Non avrei mai immaginato di lavorare con gli Audio2, ma il disco è stato realizzato con grande passione ed entusiasmo", ha detto Giulio Rapetti Mogol alla presentazione a Milano.
Autore di molte canzoni di Mina e Adriano Celentano, ma protagonista soprattutto del sodalizio con Lucio Battisti, Mogol ha confessato di avere in un primo momento rifiutato la collaborazione, proprio per timore che ricalcasse troppo la fisionomia di Battisti, vista la somiglianza vocale con gli Audio2: "Però una volta che ho sentito le canzoni ho dovuto ricredermi. E se mai avessimo voluto far rinascere Lucio, l'avremmo fatto molti anni fa", ha commentato.
"Abbiamo una stima storica nei confronti di Mogol, autore delle canzoni più belle d'Italia, e alcuni testi di questo disco vorremmo averli scritti noi", ha detto Giovanni Donzelli, che forma gli Audio2 insieme a Vincenzo Leomporro. Le liriche, ha spiegato Mogol, hanno preso forma con grande facilità: "Quando ascolto una canzone non ho in mente nessuna idea, ma ciò non mi preoccupa: le parole arrivano senza forzatura, ricalcando situazioni della vita che sono ispirate dalle melodie".
Tema dominante dei 10 brani sono i sentimenti e l'amore ("Il sorriso di un cactus" è dedicata da Mogol alla moglie) in un disco che vanta collaborazioni con musicisti di fama internazionale come il chitarrista Phil Palmer (Eric Clapton, Dire Straits, Bob Dylan, Tina Turner sono solo alcune delle sue collaborazioni; ndr) e che sarà proposto dal vivo al pubblico in un tour estivo degli Audio2. Ad aprire l'album è "La voce di un amico", discussa canzone dedicata ad Adriano Celentano, nonostante l'artista abbia rifiutato un'iniziale offerta di eseguire il brano, vietando anche di usare il suo nome nel testo: "Ci sono rimasto male - ha ammesso Mogol - ma è evidente che la canzone non gli è piaciuta e lo rispetto. E' un brano ironico e affettuoso e al di là di tutto ad Adriano voglio sempre bene".
Non manca la critica di Mogol ai vari programmi televisivi che si propongono la scoperta dei talenti: "La storia dei talenti - ha detto - ci ha sempre fregato. Quella che andiamo in cerca di talenti è un'idea romantica: siamo tutti creativi. Gli artisti - ha chiarito - si costruiscono, non si scoprono. E' come diceva Thomas Alva Edison: il successo è per il 99% sudore e per l'1% ispirazione". E all'opposto delle "scuole televisive nate per lo spettacolo", Mogol pone la sua (il Cet nato nel 1992 tra le colline umbre): "Un lavoro enorme, fatto in silenzio e senza plauso. Abbiamo avuto giusto un piccolo aiuto dal Parlamento di 100mila euro all'anno che ci ha permesso di non andare sotto, ma questa scuola non ha avuto nessun tipo di attenzioni. Poi c'è il problema della promozione che in Italia non è di ordine meritocratico. Quest'anno è passata per la cruna di un ago una delle nostre ragazze (Arisa, ndr). Insomma, vale la pena essere artisti indipendentemente dal successo, però sarebbe giusto che i più bravi avessero una possibilità di esibirsi".
MogolAudio2 sarà il primo progetto targato Carosello Records a basso impatto ambientale: il packaging del cd, cellofanatura compresa, sarà costituito da materiali completamente biodegradabili.
(Le foto sono di Luca Babini)