L'INTERVISTA

Arisa, una canzone per dare voce alle donne: "Ciò che ci fa male non è amore"

Dopo il successo di "Canta ancora", l'artista torna con il nuovo singolo "Nuvole" e ne parla a Tgcom24

di Santo Pirrotta
18 Ott 2025 - 12:06
 © Ufficio stampa

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Dopo il successo di "Canta ancora", Arisa torna con "Nuvole", il nuovo singolo scritto dalla stessa artista. Una ballata intensa che attraversa i momenti della storia di una donna, tra cadute e rinascita. "È il mio gesto d’amore per dare voce e forza a tutte le donne che pensano di non farcela e invece poi ce la fanno", racconta la cantante.

Cominciamo dal titolo, perché “Nuvole”?
Intanto perché le nuvole sono assimilabili alle bolle di sapone nell'aria che poi però scoppiano... l'amore potrebbe essere assimilato a una nuvola che cambia forma, non resta sempre nello stesso punto.

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Non a caso il brano è diviso in tre parti…
Da un punto di vista armonico, ma in realtà queste tre parti differenti vogliono evocare anche tre momenti diversi della presa di coscienza da parte della donna e del suo dolore. In un primo momento abbiamo la descrizione del rapporto che è cambiato, in un secondo momento abbiamo il tentativo di questa donna di cercare di mantenere in piedi questa relazione, mentre il terzo momento è rappresentato dalla presa di coscienza, la donna decide di liberarsi.

È anche un messaggio che tu lanci alle donne?
È una testimonianza, c’è la necessità di descrivere un cliché: molte donne pensano che l'amore sia qualcosa che naturalmente deve far male e invece ciò che ci fa male non è mai amore.

Racconti una storia di fragilità che diventa anche forza e rinascita, in che momento sei della tua vita?
In un momento molto sereno. Sto cercando di ritrovarmi, di ricostruirmi e non spero più che la ricostruzione avvenga trovando il mio pezzo mancante all’esterno. Sto cercando di costruirmi nella mia interezza

Tornando al brano, il video - molto artistico - è stato girato in Basilicata, nella tua terra, perché questa scelta?
E’ stato girato in un paese fantasma della Basilicata che si chiama Craco, uno di quei paesi che sono stati abbandonati per questioni territoriali… Craco è stato abbandonato negli Anni Sessanta perché c'erano continue frane, gli abitanti non si sentivano più al sicuro e lo hanno lasciato. Abbiamo voluto sottolineare il vuoto che ti lascia dentro una storia finita. Si passa da una città rigogliosa e piena di vita, che potrebbe essere l'amore quando inizia, a una città fantasma quando l'amore finisce.

Sentimenti che animano questa donna che racconti….
Una donna che nonostante tutto rimane vestita da sposa, nel suo giorno di festa. Che impugna non un mazzo di rose ma di spine e lo offre al cielo.

"Nuvole" arriva dopo "Canta ancora", colonna sonora del film campione di incassi 'Il ragazzo dai pantaloni rosa' con cui hai vinto il Nastro d’Argento 2025 per la Migliore Canzone Originale, entrambi i brani sono stati scritti da te, è una nuova fase?
Ho capito che attraverso la scrittura riesco a manifestare quello che sento. Riesco a creare una forte empatia con le persone raccontando delle cose che sento. In realtà scrivo da sempre, in passato mi è stato suggerito di scegliere altre cose e hanno avuto ragione, perché i miei grandi successi sono stati sempre scritti da altri. Oggi sono più sicura di me.  

Quando arriverà il nuovo album? 
È in cantiere naturalmente e stiamo finendo le ultime cose. Spero che questo progetto possa essere veramente amato da tutti perché è veramente sincero. 

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