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Addio Lina Wertmuller, Mattarella: "Ha dato vita a film e personaggi indimenticabili"

Il mondo della politica e dello spettacolo si uniscono nel cordoglio per la morte della grande regista romana


wertmuller oscar alla carriera
IPA

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una nota, esprime il suo cordoglio per la scomparsa di Lina Wertmuller, "regista e intellettuale di grande finezza, che ha dato vita in tutta la sua prestigiosa carriera cinematografica a film e personaggi indimenticabili".

Il ministro della Cultura Dario Franceschini sottolinea come "con la sua classe e il suo stile inconfondibile" abbia "lasciato un segno perenne nella nostra cinematografia e in quella mondiale".

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri in un tweet la ricorda come "una grande regista che ha realizzato film densi di ironia e intelligenza, la prima donna candidata all'Oscar per la miglior regia". E nel contempo annuncia la camera ardente si terrà in Campidoglio. Francesco Rutelli, presidente dell'Anica, sottolinea come "il dinamismo inarrestabile e la passione civile hanno fatto di Lina Wertmuller una creatrice unica del Cinema Italiano, e della commedia contemporanea. Ha avuto grandi riconoscimenti nel mondo, la sua vita è stata piena. Di lei, fino al nostro ultimo incontro, ricordo l'allegria, contagiosa, critica, solare". 

 

Ma non ci sono solo le istituzioni a piangere la grande regista. C'è anche il mondo dello spettacolo. A partire da Massimo Wertmuller, che la ricorda come attore e come nipote. "L'Italia sta perdendo ultimamente riferimenti fondamentali. Portatori di qualità, del meglio, di intelligenza, di arte e di cultura. E sappiamo quanto oggi servirebbero la cultura, come ancora unico mezzo per crescere, per evolversi, per emanciparsi, e gli intellettuali, come appunto veicolatori di pensiero e cultura - scrive -. Soffro, soffrirò con tutti il vuoto incolmabile che lei lascia, ma io piango un fatto mio personale e intimo. Io piango l'ultima rappresentante consanguinea della vita che ho avuto sin qui, l'ultima superstite del mio passato, anche remoto. Io piango i ricordi familiari che mi hanno legato a lei da bambino. Io piango la sorella di mio padre. A lei -conclude - non piaceva che la chiamassi così,  ma io, prima di tutto, piango mia zia".

 

 

Veronica Pivetti scrive "Bellissimo aver lavorato con te, grazie Lina", abbinando, al suo post su Twitter, la locandina e una foto di scena di "Metalmeccanico e parrucchiera in un turbine di sesso e politica", il film di Lina Wertmuller nel quale ha recitato. "Il cinema perde un monumento di genialità, intuizione, avanguardia. Ma anche una donna dotata di grande ironia, era avanti anni luce su tutto" dice Claudia Gerini, diretta dalla Wertmuller in "Francesca e Nunziata". "Non stava mai ferma, non solo era regista, faceva tutto anche il
tecnico delle luci, controllava i costumi, le battute, un uragano - ricorda -. Amava ballare fino alle 4 del mattino nei locali, e poi alle 6 era fresca come una rosa a dirigere sul set". Il produttore cinematografico Aurelio De Laurentiis ricorda "il genio creativo della grande Lina, che ha realizzato con i suoi film traguardi importantissimi per il cinema italiano nel mondo". 

 

Christian De Sica la ricorda come "una grande, fa parte di quei registi di cinema che non ci sono più. Penso a Fellini, mio padre, a Rossellini, a Lattuada a Monicelli e anche a Gigi Magni con il quale lei collaborò spesso e volentieri. Era una donna molto intelligente,  una grande artista e un'amica". "Onore a Lina Wertmuller, al suo cinema oltre il conformismo di ogni 'genere' e gender, mai perbene, grottesco. L'ho capito tardi, ma che fortuna aver avuto una mamma che mi portava a vedere 'Mimi' Metallurgico' pur coprendomi gli occhi nella famosa scena in primissimo piano..." scrive su Twitter Piera Detassis, presidente e direttore artistico dell'Accademia del Cinema Italiano.

 

Chi è particolarmente colpita dalla scomparsa della regista è Rita Pavone, che la ricorda in lacrime. "Sono distrutta, devastata - dice -. Ho un ricordo bellissimo di lei, era una donna poderosa, forte, coraggiosa, sentimentale, divertente. In lei confluivano tante di quelle doti... Era la mia mamma artistica".

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