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"Tulipani. Amore, Onore e una Bicicletta", nelle sale il film di Mike Van Diem: pizzo, mafia e un pizzico di ironia

Approda al cinema il 20 giugno la pellicola del regista premio Oscar con Giancarlo Giannini, Giorgio Pasotti, Donatella Finocchiaro e Lidia Vitale

"La commedia è l'apice del dramma", così Lidia Vitale ("La meglio gioventù", "Suburra", "La bellezza del somaro") descrive il mix di ironia, comicità e un po' di amarezza di "Tulipani - Amore, onore e una bicicletta", film del regista premio Oscar Mike Van Diem nelle sale dal 20 giugno.

"Una saga ironica che va dagli anni '50 agli anni '80 e che si svolge in un piccolo villaggio della Puglia", racconta l'attrice, che recita al fianco di Giancarlo Giannini, Giorgio Pasotti e Donatella Finocchiaro.

Lidia Vitale in "Tulipani. Amore, onore e una Bicicletta"

In un piccolo paese pugliese arriva dal nulla un contadino olandese in bicicletta: è lì per piantare i suoi tulipani. E il 1953 e Gauke (Gijs Naber), questo il suo nome, sfugge dall'alluvione che ha colpito l'Olanda e nel villaggio diventerà una sorta di eroe, con il suo commercio di tulipani, la sua intensa vita amorosa e la sua lotta contro la mafia. Molti anni dopo, nel 1980 una ragazza, Anna (Ksenia Solo), parte da Montreal per lo stesso villaggio per spargere le ceneri di sua madre nella sua terra d'origine e scopre di essere in qualche modo legata alla storia di Gauke.

"Arrivato in Puglia Gauke si accosta alla varia umanità del paese e entra in contatto con i suoi abitanti, accompagnandoli anche nella battaglia contro il pizzo e l'estorsione", racconta a Tgcom24 Lidia Vitale, che interpreta Immacolata, testimone e narratrice delle vicende dell'olandese, che lei per prima accoglie nella sua osteria: "Immacolata è una tipica donna del Sud tutta d'un pezzo, vedova, perché il marito è stato ucciso nelle lotte di mafia, coraggiosa e forte, che non si lascia sopraffare dalle perdite, dalla fatica e dalle minacce e incarna la rivoluzione delle donne, di cui soprattutto in questo momento avremmo tanto bisogno...", aggiunge l'attrice.

Lo sguardo è ironico, leggero ma non superficiale. "Sullo sfondo temi importanti come l'estorsione e il pizzo, contornati però dall'amore e dal senso della condivisione, oggi più che mai un argomento importante. Condivisione nello spalleggiarsi, nel riconoscersi nelle differenze. Questo è quindi anche un film sulle diversità, che si incontrano e si sostengono senza farsi la guerra...", spiega la Vitale.

Un film dal forte respiro internazionale essendo una co-produzione Olanda-Italia e Canada-Olanda: "E' stato molto bello lavorare in un cast internazionale misto con differenze di lingue e di culture. E' un film interculturale sia nella tematica dell'accettazione, sia nella struttura e nella lavorazione. sarebbe bello ce ne fossero di più...". dice l'attrice, che ricorda come inizialmente la pellicola sia stata diretta da Marleen Gorris, che l'ha poi dovuta lasciare a causa di una malattia, nelle mani di Mike Van Diem, il quale, con grande umiltà e bravura, ha portato avanti il suo lavoro.

Quasi interamente girato in Puglia "Tulipani. Amore, onore e una bicicletta", vede la partecipazione di Giancarlo Giannini nel ruolo di un ispettore, che indagando sul corpo di un uomo trovato morto in una grotta, porta alla luce la storia di Gauke: "Lavorare con Giannini è sempre un'esperienza meravigliosa, quando la macchina si accende su di lui, succede comunque qualcosa di speciale".

Lidia Vitale sarà anche tra gli interpreti del nuovo film nuovo film di Antonello Grimaldi "Restiamo amici" con Michele Riondino e Alessandro Roja in uscita il 4 luglio e in autunno tornerà nella seconda stagione della serie comedy targata FOX "Romolo and July" in cui interpreta Anna Montacchi, moglie di Arfio e madre di Romolo e delle sue tre sorelle. Tosta e verace ma anche saggia e risoluta, l'unica donna in grado di tenere testa a suo marito e, spesso, di ricondurlo verso la giusta strada.