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Sondaggio Eurobarometro, più della metà dei cittadini dell'Ue è già interessata alle prossime elezioni europee

Il 72% ritiene che il proprio Paese abbia tratto beneficio dall'appartenenza all'Ue e il 70% crede che le sue azioni abbiano un impatto sulla propria vita

Sondaggio Eurobarometro, per il 72% dei cittadini europei il proprio Paese ha beneficiato dall'appartenenza all'Ue

La maggioranza dei cittadini europei (57%) è interessata alle prossime elezioni del Parlamento europeo, che si terranno dal 6 al 9 giugno 2024.

Un risultato stabile rispetto alla primavera del 2023 (+1 punto percentuale), ma superiore di 6 punti rispetto all'autunno 2018 prima delle ultime elezioni europee del 2019. È quanto emerge da un sondaggio Eurobarometro (Parlemeter 2023) pubblicato mercoledì dal Parlamento europeo. Inoltre, secondo l'indagine, oltre sette cittadini su dieci ritengono che il loro Paese abbia tratto beneficio dall'appartenenza all'Unione europea. I motivi principali citati dagli intervistati sono il contributo dell'Ue al mantenimento della pace e al rafforzamento della sicurezza (34%) e il miglioramento della cooperazione tra i Paesi dell'Unione (34%). Per i cittadini italiani, invece, il maggiore beneficio deriva dall'avere una voce più forte nella politica estera (31%).

 

Il sondaggio - L'Eurobarometro Autunno 2023 del Parlamento europeo è stato condotto dall'agenzia di ricerca Verian (ex Kantar Public) tra il 25 settembre e il 19 ottobre 2023 in tutti i 27 Stati membri dell'Ue. Il sondaggio è stato condotto faccia a faccia, con interviste video (CAVI) utilizzate anche in Cechia, Danimarca, Finlandia e Malta. In totale sono state condotte 26.523 interviste. I risultati sono stati ponderati in base alla dimensione della popolazione di ciascun Paese.

 

I dati - L'immagine dell'Ue è rimasta stabile dal marzo 2023: il 45% dei cittadini ha un'immagine positiva del blocco, il 38% ha un'immagine neutra e il 16% ha un'immagine negativa. I cittadini italiani sono fra i più ottimisti circa il futuro dell'Unione europea: il 61% degli intervistati si è definito tale, contro il 60% della media degli altri Paesi.

 

Le priorità politiche per i cittadini - Il 70% dei cittadini europei ritiene che le azioni dell'Ue abbiano un impatto sulla loro vita di tutti i giorni. Più di un terzo dei cittadini considera la lotta alla povertà e all'esclusione sociale (36%) e la salute pubblica (34%) come i principali temi a cui il Parlamento europeo deve dare priorità. Seguono la lotta contro il cambiamento climatico, il sostegno all'economia e la creazione di nuovi posti di lavoro (entrambi 29%), mentre l'interesse verso i temi della migrazione e dell'asilo (18%), attualmente in nona posizione, è aumentato di sette punti percentuali rispetto all'autunno dello scorso anno. Per i cittadini italiani, invece, il sostegno all'economia e la creazione di nuovi posti di lavoro dovrebbe essere la priorità numero uno per il Parlamento europeo (41% degli intervistati).

 

"In questi cinque anni abbiamo ascoltato e il Parlamento europeo ha mantenuto i suoi impegni. Stiamo lottando contro la povertà, l'esclusione sociale e il cambiamento climatico; stiamo creando posti di lavoro e difendendo i valori dell'Ue, come la democrazia, i diritti umani e la libertà di parola. Ma la democrazia non può mai essere data per scontata. Dobbiamo proteggerla e conservarla, esprimendo il nostro voto. Ogni voto alle prossime elezioni europee è importante". Così la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola commentando i risultati del sondaggio.

 

Maggiore interesse per le prossime elezioni europee - E a proposito delle prossime elezioni europee, il 68% dichiara che sarebbe propenso a votare se si tenessero tra una settimana (nove punti in più rispetto all'autunno 2018). Un incremento nella propensione al voto che è registrato anche a livello nazionale, con il 62% di intervistati in Italia che si dichiara propenso a recarsi alle urne, a fronte del 58% dello stesso periodo nella passata legislatura.

 

L'immagine del Parlamento europeo - Come si evince anche dalle priorità politiche, il disagio socio-economico colpisce ancora molti europei, anche se gli indicatori sono leggermente migliorati nel corso degli ultimi sei mesi. Il 73% degli intervistati (6 punti percentuali in meno rispetto alla primavera del 2023) pensa che il proprio tenore di vita diminuirà nel prossimo anno. Oltre un terzo degli europei (37%) ha difficoltà a pagare le bollette a volte o per la maggior parte del tempo.

 

Con le elezioni europee del 2024 all'orizzonte, la maggior parte degli europei (53%) desidera che il Parlamento europeo svolga un ruolo più rilevante - un'opinione prevalente in 21 Stati membri. Gli italiani, poi, sono fra i cittadini europei che danno un giudizio maggiormente positivo circa l'immagine del Parlamento europeo: con il 39% che dice di averne un'immagine positiva, contro il 36% della media Ue. Un risultato da leggere in parallelo a quello della presenza sui mezzi di informazione italiani del Parlamento: il 65% degli intervistati ha infatti dichiarato di aver letto o sentito parlare del Pe su giornali, internet, TV o radio di recente. Questo a fronte di una media europea del 64%.

 

"Questo Eurobarometro dimostra che l'Europa conta. In questo difficile contesto geopolitico e socio-economico, i cittadini hanno fiducia nell'Unione europea per trovare soluzioni. La grande maggioranza degli europei ritiene che le azioni dell'Ue abbiano avuto un impatto positivo sulla loro vita quotidiana", ha concluso Metsola.

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