Haute Couture.

Jo Squillo: Giambattista Valli, la collezione Haute Couture FW 25/26

Officier de l’Ordre des Arts et des Lettres.

16 Lug 2025 - 08:00

Per celebrare la sua promozione da Cavaliere a Ufficiale dell'Ordine delle Arti e delle Lettere, conferita a Giambattista Valli in riconoscimento del suo contributo e impegno al servizio della cultura francese, la Maison Giambattista Valli ha scelto di celebrare questa distinzione con un evento privato durante la Settimana dell'Alta Moda a luglio a Parigi.

Per Haute Couture N°29, Monsieur Giambattista Valli ci invita in un paesaggio onirico di ninfe e muse, dove il bucolico incontra l'idilliaco. Una dolce ribellione di silhouette tratte dal silenzio di un giardino, dall'eco delle risate in riva a un lago, dalle fantasticherie rubate immortalate da Watteau e Fragonard. In questi tableaux, dove le ragazze indugiano all'ombra screziata degli alberi, perse nei pensieri o nella danza, Monsieur Valli riconosce le sue muse eterne: le Ragazze Valli. È tutto incentrato su di loro.

Il volume in questa collezione non è imposto, ma evocato. Ottenuto esclusivamente attraverso l'uso generoso e preciso del tessuto, senza strutture rigide o stecche, è il tessuto a respirare e a guidare, sussurrando la propria storia. Diventa silhouette e narratore, un materiale vivo in dialogo con il corpo. Questa è l'arte dell'Atelier al suo apice, dove drappeggi, ricami, motivi floreali tridimensionali e volumi sono scolpiti a mano e con istinto.

In tutta la collezione, le forme strizzano l'occhio al XVIII secolo, al Trianon, alle feste galanti, alla "cape à la Polonaise" e al dorso Watteau, reinterpretati con ariosa irriverenza. I drappeggi avvolgono il corpo come una seconda pelle, stringendosi in fiocchi, dispiegandosi in languidi e infiniti strascichi. I ricami diventano "stucchi", meticolosamente assemblati da micro fiori di organza di seta, che sbocciano da maniche e décolleté, come trasportati dalla brezza. Le decorazioni non sono mai fine a se stesse; sono materiali e organiche, parte integrante della costruzione e del movimento della silhouette. C'è anche un dialogo continuo tra lo spirito bucolico del XVIII secolo e l'eleganza scultorea degli anni '50, l'età d'oro dell'alta moda, dove le silhouette sono al tempo stesso idealizzate e nuove, ancorate alla storia ma espresse con il linguaggio del presente.

Una tensione di opposti anima la collezione: volumi opulenti che sfidano la gravità con eterea leggerezza. L'iconico tulle Valli assume una nuova bizzarria, un inaspettato flirt. Le stampe riecheggiano la tecnica del pointillisme francese, come petali dispersi dal tempo. I colori sono freschi come sorbetti prelevati direttamente dalle tavolozze dei pittori dell'epoca, infusi di una luminosità polverosa. Le superfici avorio rendono omaggio alla tela, fase primordiale di ogni gesto Haute Couture. Alla ricerca di questo delicato equilibrio, Valli ha intrapreso una profonda ricerca e un dialogo con il suo Atelier su come raggiungere il poids de la légèreté - il peso della leggerezza - un paradosso che esprime la maestria tecnica necessaria per far sembrare la struttura senza peso e la complessità senza sforzo.

Questa è una collezione che celebra la purezza opaca: niente lucido, niente brillantezza. Una quiete luminosa che lascia che ogni piega, ogni cucitura, ogni sussurro di tessuto mantenga il suo posto nella luce.

Una festa per i sensi. Un dipinto vivente in movimento. E, come sempre, un'ode alla bellezza.

Jo Squillo: Giambattista Valli, la collezione Haute Couture FW 25/26

1 di 27
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa

© Ufficio stampa

© Ufficio stampa

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri