Un richiamo all’Africa per un ritorno alle origini.
In un momento di transizione generazionale e visiva, Emporio Armani presenta la collezione Uomo Primavera/Estate 2026 con una sfilata che si trasforma in racconto. Il titolo implicito: un viaggio simbolico nel cuore dell’Africa reinterpretata, tra tradizione artigianale e minimalismo metropolitano.
La collezione SS26 si apre con i capi della linea sportiva EA7: completi in nylon ultraleggero, ispirati al mondo dell’endurance e delle ultramaratone nel deserto. A seguire, la narrazione si sposta verso look più rilassati e artigianali: tuniche morbide, giacche destrutturate, pantaloni ampi in lino e crêpe, tutti declinati in tonalità sabbiose, ocra, rosso terra e punte di viola profondo. I tessuti sono naturali e traspiranti, tinti a freddo per simulare l'effetto vissuto del sole e del vento.
L’ispirazione africana non si limita alla palette cromatica: emerge nei dettagli ricercati, nei ricami tribali, nelle stampe di animali simbolici come elefanti e giraffe, nei mosaici berberi che decorano tuniche e camicie leggere. Gli accessori – zoccoli tassellati, cappelli di rattan, borse in paglia intrecciata e gioielli etnici in metallo battuto – completano l’immagine di un uomo in cammino, sofisticato ma in contatto con le radici della terra.
Il tailoring Armani, riconoscibile per le sue linee fluide e la sobrietà elegante, viene riletto in chiave rilassata e funzionale. Le giacche cadono leggere, i pantaloni si ampliano, le camicie diventano quasi caftani. È una mascolinità aperta, cosmopolita, che non rinuncia allo stile ma cerca libertà di movimento e autenticità.
Il gran finale porta i modelli a sfilare tra le tende come viaggiatori contemporanei: i loro abiti sembrano aver accumulato storie, colori, vento e sabbia. La collezione si chiude come era iniziata: in silenzio, senza effetti speciali, ma con una presenza scenica fortissima, capace di evocare un mondo interiore fatto di distanze, memorie e orizzonti infiniti.