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Medicina 2023, addio al vecchio test: la prova sarà al computer e si potrà tentare fino a 4 volte (già dal quarto superiore)

Cambia il volto delle prove d’accesso alle facoltà di Medicina e chirurgia, Odontoiatria e Veterinaria. Dal prossimo anno accademico i test si svolgeranno interamente online

Medicina 2023, addio al vecchio test: la prova sarà al computer e si potrà tentare fino a 4 volte (già dal quarto superiore) - foto 1
Ansa

La riforma del Test di Medicina è finalmente realtà.

Uno degli ultimi atti ufficiali del Ministro dell'Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, è stato infatti la firma del decreto ministeriale che regola le nuove modalità di svolgimento delle prove d’accesso per le facoltà di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Veterinaria.

 

"Il test si potrà provare dalla quarta superiore", aveva anticipato a Skuola.net qualche settimana fa la stessa Messa. Ed è proprio questa una delle novità più impattanti della nuova struttura del test. Ma, tra le altre cose, ci sarà anche un differente modello di questionario con cui dovranno fare i conti gli aspiranti "camici bianchi”, essendo previsto l'utilizzo del TOLC di CISIA per lo svolgimento della prova.

 

Nuovo test di Medicina: si potrà fare dal quarto superiore, con più tentativi a disposizione

 

Il nuovo sistema partirà già dal prossimo anno accademico 2023/2024 e si presenterà alle future matricole con alcune novità, anch’esse annunciate dal Ministero. La più rilevante, come detto, sarà la possibilità per gli studenti di portarsi avanti col lavoro, tentando il quiz già a partire dal penultimo anno delle scuole superiori, una svolta epocale. Ma non è l'unico aspetto significativo. Perché, a questo, si lega anche un’altra importante opportunità data alle ragazze e ai ragazzi: poter tentare il test per ben due volte in un solo anno, durante due finestre prestabilite dal Ministero (per il 2023 le sessioni saranno nei mesi di aprile e di luglio).

 

Alla fine, tra quarto e quinto superiore, per superare la prova e accedere così alla graduatoria si avrà a disposizione un massimo di quattro tentativi. E a essere utilizzato sarà quello in cui il candidato avrà ottenuto il miglior punteggio. Ciò significa che gli alunni di quarto superiore più determinati, intenzionati ad affrontare la prova già dal prossimo anno, dopo il test di aprile potranno poi provare altre tre volte, vedendo così incrementate le chance di accesso al corso.

 

Test di Medicina 2023/2024: sarà sul modello TOLC-MED e si svolgerà al pc (anche se in presenza)

 

Ma la riforma del MUR ristruttura anche l'impianto del Test di Medicina, trasformandolo in un questionario online: ciò significa che la prova sarà somministrata tramite pc, attraverso la piattaforma informatica Cisia, che erogherà delle prove basate sul modello TOLC-MED (un modello standardizzato, adattato alle facoltà mediche, che già da anni molti atenei utilizzano per l’accesso ai corsi a numero chiuso “locale”). Anche se la somministrazione dei test non verrà effettuata a distanza ma sarà allestita in un ateneo fisico, scelto dal candidato al momento dell'iscrizione e che potrà essere diverso dalle sedi di preferenza indicate.

 

Il contenuto della prova, invece, resta molto simile a quello attuale, con l'unica variazione riscontrabile nella diminuzione del numero delle domande e del tempo a disposizione. Come illustra sempre Skuola.net, si passerà da 60 a 50 quesiti, con una durata ridotta da 100 a 90 minuti. Oggetto del test, come adesso, saranno le materie caratterizzanti già note: Biologia, Chimica, Fisica e Matematica; a cui si aggiungono i quesiti relativi al ragionamento logico e alla cultura generale (competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi). La vera novità, a livello di struttura e svolgimento del test, è che il TOLC introdurrà un limite di tempo ben preciso per le singole aree, ovvero:

 

- Comprensione testo, conoscenze acquisite negli studi: 7 domande in 15 minuti

- Biologia: 15 quesiti in 25 minuti

- Chimica e fisica: 15 quesiti in 25 minuti

- Matematica e ragionamento: 13 quesiti in 25 minuti

 

Test Medicina 2023, per l'accesso in graduatoria arriva il "Coefficiente di Equalizzazione"

 

Anche le modalità “tecniche” di accesso alla graduatoria vengono ritoccate. Al candidato che sostiene il singolo TOLC verrà infatti attribuito un punteggio che sarà il frutto della somma delle risposte (esatte +1 punto, errate -0,25, non date 0 punti) con un ”coefficiente di equalizzazione della prova”. Con quest'ultimo che cambierà a seconda della difficoltà dei quesiti della prova online e sarà calcolato, con una complessa formula matematica, sulla base delle risposte degli altri candidati agli stessi quesiti.

 

Scopo di un sistema così articolato sarà quello di garantire equità nella valutazione e parità di condizioni di accesso, infatti il Coefficiente di Equalizzazione rappresenta un vero e proprio “bonus difficoltà”: maggiore è il numero di quesiti difficili all'interno della prova, maggiore sarà il Coefficiente di Equalizzazione; viceversa, meno quesiti difficili vengono riscontrati, più il Coefficiente di Equalizzazione sarà basso; fino ad arrivare a zero nel caso estremo in cui a un candidato capitino tutti quesiti facili o se agli stessi quesiti i suoi colleghi abbiano risposto tutti in maniera esatta.

 

“Finalmente il test d’ingresso di Medicina smette di essere una lotteria da ‘o la va o la spacca; grazie al nuovo sistema di selezione per l’accesso programmato gli studenti avranno a disposizione più tentativi per poter raggiungere il proprio sogno. E soprattutto - sottolinea il direttore di Skuola.net, Daniele Grassucci - arriva un sistema di punteggio che, per quanto oscuro perché frutto di un calcolo svolto da un algoritmo, dovrebbe mettere tutti sullo stesso piano, essendo la somma del risultato del test e di un coefficiente che terrà conto della facilità o della difficoltà del compito che è stato loro assegnato. Bisognerà solo vedere se il nuovo Esecutivo accetterà questa eredità del Governo Draghi oppure metterà di nuovo mano al sistema; nel programma delle forze di maggioranza c’è infatti l’intenzione di abolire il test d’ingresso ma non il numero chiuso, rivolgendosi a un modello d'ingresso libero e selezione in itinere come avviene in Francia”.

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