Solo 4 i casi registrati da settembre. Nello stesso periodo dell'anno scorso già se ne contavano 21. La soddisfazione del ministro dell'Istruzione
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Diminuiscono in modo netto gli episodi di violenza contro il personale scolastico. A certificarlo sono i dati appena diffusi dal ministero dell’Istruzione e del Merito, che parlano di un significativo calo delle aggressioni nei primi mesi dell’anno scolastico 2025/2026.
La violenza a scuola è quasi scomparsa
Come segnala, infatti, il sito Skuola.net da settembre a oggi sono state segnalate soltanto 4 aggressioni, contro le 21 registrate nello stesso periodo dell’anno scolastico 2024/2025 e le 19 del 2023/2024.
Un dato che conferma una tendenza già emersa su base annuale: nell’intero anno scolastico 2024/2025 gli episodi complessivi erano stati 51, mentre nel 2023/2024 si era arrivati a quota 71.
Le "vittime" più colpite restano soprattutto gli insegnanti, che risultano i principali bersagli delle aggressioni, peraltro spesso messe in atto da familiari degli studenti. Una dinamica, questa, che negli ultimi anni aveva sollevato forte preoccupazione nel mondo della scuola e acceso il dibattito sulla sicurezza di docenti e dirigenti.
Il cambio di rotta è evidente, ma bisogna insistere
Per il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, il calo registrato rappresenta comunque un segnale incoraggiante, pur invitando alla cautela: “Anche se occorre attendere il consolidamento di questa linea di tendenza, si tratta certamente di dati molto importanti per la grande rilevanza del calo delle aggressioni”, ha dichiarato.
Secondo il ministro, un ruolo decisivo lo ha avuto l’introduzione di sanzioni più severe nei confronti di chi aggredisce il personale scolastico, insieme a una linea di tolleranza zero verso ogni forma di violenza: “Stiamo restituendo autorevolezza ai docenti e rimettendo al centro la cultura del rispetto. Deve essere chiaro che chi aggredisce un docente aggredisce anche lo Stato”, ha aggiunto Valditara.
Il monitoraggio del Ministero
I numeri diffusi dal MIM sono il risultato di un monitoraggio sistematico avviato nel 2023, che ha permesso per la prima volta di raccogliere dati puntuali sugli episodi di violenza nelle scuole. In precedenza, infatti, non era disponibile una rilevazione dettagliata mese per mese: per l’anno scolastico 2022/2023, ad esempio, è noto solo il dato complessivo, mentre mancano quelli relativi ai primi mesi.
Resta ora da capire se il trend positivo verrà confermato in futuro. Intanto, il forte calo registrato dall’inizio dell’anno scolastico rappresenta un primo segnale di inversione di rotta in un fenomeno che aveva assunto dimensioni sempre più allarmanti.