LA RICERCA

Vivere fino a cento anni? Ora è un traguardo più lontano

Lo indica una ricerca coordinata dall'Istituto Max Planck in Germania. La crescita dell'aspettativa di vita ha rallentato notevolmente per i nati dal 1939 al 2000. Gli studiosi: "Anche eventuali importanti innovazioni mediche renderebbero impossibile o quasi eguagliare i rapidi aumenti dell'aspettativa osservati nel secolo scorso"

11 Set 2025 - 12:13
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Si allontana la speranza di poter vivere fino a cento anni. Dopo il grande ottimismo che nel secolo scorso aveva portato a considerare realistica un'aspettativa di vita fino a cento anni, raggiungere questo obiettivo adesso diventa più difficile per chi è nato dopo il 1939. A indicarlo è la ricerca pubblicata sulla rivista dell'Accademia delle scienze degli Stati Uniti, Pnas. 

I risultati, relativi a ventitré Paesi industrializzati, hanno implicazioni per la definizione delle politiche pensionistiche e sociali. A infrangere il sogno di poter diventare centenari sono i dati relativi al ritmo di crescita dell'aspettativa di vita. Indicano infatti che l'accelerazione sostenuta dei primissimi decenni del Novecento è ormai un ricordo. A partire dalla fine dell'Ottocento e poi nel secolo successivo, soprattutto nei Paesi più ricchi, i rapidi progressi nell'igiene, l'arrivo di nuove pratiche mediche e l'uso degli antibiotici, avevano spinto l'aspettativa di vita verso traguardi inimmaginabili. Tanto che una persona nata in un Paese ricco nel 1938 poteva ragionevolmente attendersi di vivere fino a ottant'anni, vale a dire ben diciotto anni in più rispetto a chi era nato solo quarant'anni prima. Un andamento che molti speravano potesse continuare a lungo, immaginando di poter presto raggiungere un'aspettativa di vita di cento anni. 

Analizzando i dati demografici relativi a ventitré Paesi ad alto reddito, i ricercatori hanno invece osservato che la crescita dell'aspettativa di vita ha rallentato notevolmente negli ultimi decenni: per i nati dal 1939 al 2000 è scesa a un ritmo compreso fra 2,5 a 3,5 mesi ogni anno, numero che varia in base ai differenti metodi usati dalla ricerca. Si tratta un rallentamento importante, pari a circa la metà rispetto alla crescita registrata all'inizio del Novecento e che adesso ha portato a un'aspettativa di vita di circa ottant'anni. È un cambiamento che allontana le speranze formulate qualche decennio fa: "prevediamo che i nati nel 1980 non vivranno in media fino a cento anni e nessuna delle coorti del nostro studio raggiungerà questo traguardo", ha detto il demografo José Andrade, dell'Istituto Max Planck in Germania, che ha coordinato la ricerca. 

Secondo gli autori della ricerca, anche eventuali importanti innovazioni mediche a oggi non prevedibili renderebbero impossibile o quasi eguagliare i rapidi aumenti dell'aspettativa osservati nel secolo scorso. Ma essere consapevoli di queste dinamiche può essere utile su vari fronti, sia a livello politico per la definizione dei piani sanitari nazionali sia a livello individuale per la definizione dei contributi pensionistici. Nonostante siano oggi noti molti degli elementi che hanno un sostanziale beneficio per l'aspettativa di vita, come lo stile di vita o la qualità dell'aria, "l'aumento senza precedenti dell'aspettativa di vita raggiunto nella prima metà del ventesimo secolo sembra essere un fenomeno che difficilmente si ripeterà nel prossimo futuro", ha sintetizzato uno degli autori dello studio, Héctor Pifarré i Arolas, dell'Università del Wisconsin-Madison.  

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