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Presto un vaccino contro il diabete giovanile: al via i test in Germania

Sarà somministrato per via orale ai bimbi di 6-24 mesi ad alto rischio di malattia. La prima fase della sperimentazione ha dato ottimi risultati

laboratorio, provette, chimica, medicina
-afp

Un gruppo di studiosi dell'Università Ludwig Maximilians di Monaco di Baviera ha dato il via alla seconda fase di test del primo vaccino contro il diabete giovanile. La prima fase di sperimentazione, effettuata su bimbi dai sei ai 24 mesi di età ad alto rischio di malattia, ha dato ottimi risultati in termini di sicurezza e tollerabilità. Il farmaco, a base di insulina, viene somministrato per via orale. I risultati sono stati pubblicati sul Journal of American Medical Association.

Dosi crescenti di insulina - L'idea del vaccino preventivo nasce dal fatto che esiste una predisposizione genetica per il diabete: bambini con familiari ammalati sono ad alto rischio di ammalarsi a loro volta. Il vaccino si basa sulla somministrazione di dosi crescenti di insulina (da 7,5 mg a 67,5 mg) per "abituare" gradualmente l'organismo e scongiurare il pericolo di una reazione autoimmunitaria. La scelta della via orale consente all'insulina di passare per il tratto digerente dove viene "sminuzzata" in frammenti che il sistema immunitario impara a riconoscere come innocui.

La malattia - Il diabete giovanile, detto anche di tipo uno o insulino-dipendente, è una malattia autoimmune: il sistema immunitario va in tilt e causa la distruzione della parte del pancreas deputata alla produzione dell'ormone. Il paziente è costretto quindi ad assumere insulina per regolare il livello di zuccheri nel sangue. Si tratta di una malattia che di solito fa il suo esordio in giovane età.

La sperimentazione per il vaccino tedesco è soltanto l'ultima conquista realizzata nell'ambito della ricerca contro il diabete, che recentemente ha registrato tappe importanti: dal tatuaggio che misura la glicemia al farmaco che non utilizza insulina, passando per il diffusore "intelligente". Una recente indagine condotta da Anci Liguria, Federsanità e Fiaso ha rivelato che in Italia sono circa tre milioni le persone affette da diabete, ma un terzo di queste non ne è consapevole.