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Olio, frutta secca e salmone: ecco la "dieta della longevità"

Secondo gli esperti, il consumo moderato di grassi insaturi è associato a una riduzione dellʼ11-19% della mortalità

Olio extravergine d'oliva, frutta secca, semi come quelli di lino o di girasole e pesce, in particolare il salmone: sono questi gli alimenti che "allungano la vita" e migliorano la salute grazie al loro elevato contenuto di grassi insaturi.

Uno studio americano, pubblicato sulla rivista Jama Internal Medicine, ha infatti dimostrato che il consumo di queste sostanze è associato a una riduzione dell'11-19% della mortalità per tutte le cause.

Grassi "buoni" contro grassi "cattivi" - I ricercatori statunitensi raccomandano di privilegiare nella dieta il consumo di grassi insaturi "buoni" a discapito dei grassi saturi "cattivi" (cioè di origine animale come lardo, burro, grassi di carni rosse) e ancor di più dei grassi "trans" onnipresenti nel cibo spazzatura o più in generale in quello confezionato industriale, da snack a salatini a fast food.

Lo studio - Condotto presso l'Harvard Chan School e la Brigham and Women's Hospital, lo studio rappresenta ad oggi l'analisi più dettagliata su come i diversi grassi alimentari influenzino la salute. I cibi ricchi di grassi saturi con quelli di tipo vegetale, come olio d'oliva o di semi, conferiscono notevoli benefici per la salute e aumentano le chance di vivere a lungo. I test hanno coinvolto oltre 126mila individui, il cui stato di salute è stato monitorato per un periodo di 32 anni. Ogni 2-4 anni i partecipanti hanno risposto a questionari sulla propria dieta, gli stili di vita e la salute.

Nel corso del periodo di monitoraggio, gli epidemiologi americani hanno registrato 33.304 decessi per varie cause (tra cui tumori, infarti e ictus). Gli esperti hanno così calcolato le chance di vivere a lungo o il rischio di morte prematura in base al tipo di grassi presenti nella dieta di ciascuno e alle abitudini alimentari preponderanti.

I risultati - Questi i risultati più importanti dello studio: sostanziosi consumi di alimenti ricchi di grassi insaturi sono risultati associati a una riduzione dell'11-19% della mortalità per tutte le cause. Viceversa, per ogni aumento del 2% dei grassi trans (ad esempio presenti in margarine, brioche, snack dolci, salatini, patate fritte surgelate, dadi, alimenti da fast-food) si ha un aumento del 16% del rischio di morire prematuramente.

Alla larga dagli zuccheri raffinati - La ricerca ha dimostrato inoltre che sostituire il proprio apporto dietetico di grassi (sia saturi sia insaturi) con zuccheri (carboidrati) troppo raffinati (come quelli presenti in dolci, bibite, nello zucchero semplice) aumenta il rischio di morte. "Il nostro studio mostra l'importanza di eliminare i grassi trans e sostituire quelli saturi con i grassi insaturi - spiega il coordinatore del team di ricerca, Frank Hu -. In pratica questo obiettivo può essere conseguito sostituendo i grassi animali con una varietà di oli vegetali liquidi".