FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

La gioia abita in Finlandia: l'Italia solo 36esima nella lista dei paesi più felici

In coda i paesi africani dove è in corso una guerra

La gioia abita in Finlandia: l'Italia solo 36esima nella lista dei paesi più felici - foto 1
istockphoto

Gli italiani sono sempre più musoni.

A dirlo è il rapporto Onu "World Happiness Report" che incorona invece la Finlandia come patria della felicità per il secondo anno consecutivo mentre piazza il nostro paese alla posizione numero trentasei (sebbene in risalita dal precedente quarantasettesimo gradino). Negli ultimi posti, invece, il Sud Sudan, Yemen, Afghanistan e Repubblica Centrafricana. La Finlandia, paese con 190mila laghi, è il paese più felice del mondo, seguita in classifica dalla Danimarca al secondo posto, e poi da Norvegia, Islanda, Olanda, Svizzera, Svezia, Nuova Zelanda e Canada.

Tutti i primi gradini della classifica sono insomma occupati dai paesi che soddisfano l'insieme degli indicatori e si distinguono per la stabilità della loro società. La Francia perde un posto rispetto al 2018, scendendo al ventiquattresimo, dietro il Messico e davanti a Taiwan. Il Belgio perde due posti e si ritrova al diciottesimo. Nonostante i problemi politici legati alla Brexit, il Regno Unito guadagna quattro posti e si aggiudica il quindicesimo. Quanto agli Stati Uniti, scivolano al diciannovesimo posto.

A un campione di persone provenienti da 156 Paesi diversi è stato chiesto di rispondere a una serie di domande sulla percezione della loro qualità di vita, su una scala da 0 a 10.

La pubblicazione giunge nella Giornata mondiale della felicità, istituita dall'Onu e celebrata proprio ogni 20 marzo. Gli autori del rapporto indicano che la felicità nel mondo è arretrata negli ultimi anni, arretramento correlato a un aumento di sentimenti legativi come "preoccupazione, tristezza e collera, particolarmente marcati in Asia e Africa, e più recentemente altrove". I cinque principali arretramenti dal 2005 sono stati registrati in Yemen, India, Siria, Botswana e Venezuela.