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In 16 anni sono 5 i virus diventati capaci di colpire l'uomo: 3 sono coronavirus

Secondo gli esperti, ciò costituisce "un forte campanello di allarme. Sono fenomeni legati anche ai cambiamenti dellʼecosistema"

In sedici anni sono cinque i virus che hanno fatto il "salto di specie", ossia che dagli animali che li ospitavano sono diventati capaci di trasmettersi da uomo a uomo. Di questi tre appartengono alla famiglia dei coronavirus, la stessa da cui viene il "2019-nCoV", che ha cominciato a diffondersi dalla città cinese di Wuhan. Secondo gli esperti, ciò costituisce "un forte campanello di allarme. Sono fenomeni legati anche ai cambiamenti dell'ecosistema".

Risale al 2003 la mutazione del virus della Sars (Severe Acute Respiratory Syndrome), che era stato trasmesso dai pipistrelli agli zibetti e poi all'uomo. Sei anni più tardi, nel 2009, era stata la volta del virus dell'influenza A H1N1 trasmesso dagli uccelli ai suini e da questi all'uomo: un vero e proprio collage con elementi di tre specie che ha generato il quarto virus pandemico dopo quello della Spagnola del 1918, quello dell'Asiatica del 1957 e quello della Hong Kong del 1968.

 

Nel 2012 era stata la volta della Mers (Middle East Respiratory Syndrome), un altro coronavirus che dai pipistrelli si era trasmesso ai cammelli e poi all'uomo. Nel 2014 ha acquisito la capacità di trasmettersi da uomo a uomo anche il virus responsabile della febbre emorragica di Ebola e adesso è comparso il nuovo virus, indicato con la sigla 2019-nCoV che, come hanno reso le autorità sanitarie cinesi, dai pipistrelli sarebbe passato a un serbatoio animale ancora non chiaramente identificato e da lì sarebbe mutato in modo da adattarsi all'organismo umano.

 

I nuovi casiNel frattempo l'aumento dei casi di polmonite legata a coronavirus ha portato la Cina a intensificare il monitoraggio, la prevenzione e il controllo delle malattie infettive respiratorie. La città di Wuhan, dove è stato identificato il primo caso di nuova infezione da coronavirus (2019-nCoV), ha confermato un terzo decesso il 18 gennaio. Secondo una nota diffusa alle prime ore di oggi delle autorità sanitarie locali, negli ultimi due giorni sono stati segnalati nella città 136 nuovi casi. Tra i nuovi pazienti infetti a Wuhan, 66 sono maschi e 70 femmine, con un'età compresa tra i 25 e gli 89 anni, di cui 36 in condizioni gravi o critiche o deceduti.

 

I sintomi Secondo la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan, questi pazienti prima del 18 gennaio hanno mostrato sintomi come febbre, tosse, fastidio al torace o dispnea. Inoltre le autorità sanitarie locali hanno dichiarato che sono stati segnalati tre nuovi casi di polmonite legati al coronavirus, due a Pechino e uno a Shenzhen. Si tratta della prima volta che il virus e' stato identificato in Cina al di fuori di Wuhan. Tutti e tre i pazienti si erano recati a Wuhan di recente.

 

Ministero Salute: "Rimandare viaggi a Wuhan se non necessari" "Consultate il medico e vaccinatevi contro l'influenza almeno due settimane prima del viaggio. Valutate l'opportunità di rimandare viaggi non necessari". Sono i consigli ai viaggiatori diretti alla città cinese di Wuhan, contenuti nelle locandine del ministero della Salute affisse nell'aeroporto di Roma Fiumicino in relazione ai rischi per la polmonite da nuovo coronavirus. Nella locandina anche consigli per i viaggiatori di ritorno.

 

"Controlli per aerei da Wuhan"  L'Italia (aeroporto di Roma Fiumicino) ha tre voli diretti con Wuhan, e numerosi voli non diretti, il cui traffico di passeggeri dovrebbe aumentare in occasione del capodanno cinese. Come previsto dal Regolamento Sanitario Internazionale (2005) , presso l'aeroporto di Fiumicino è in vigore una procedura sanitaria, gestita dall'Usmaf Sasn, per verificare l'eventuale presenza a bordo degli aeromobili provenienti da Wuhan di casi sospetti sintomatici e il loro eventuale trasferimento in bio-contenimento all'Istituto Nazionale Malattie Infettive L. Spallanzani di Roma. 

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