Per lo scienziato, 97 anni il prossimo 12 novembre, il segreto della longevità è "alzarsi da tavola con un po' di fame" ed eliminare alcuni cibi killer. Uno su tutti il vino: "E' cancerogeno, contiene alcol"
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Il digiuno intermittente non è la ricetta della longevità e del benessere. Parola del professor Silvio Garattini, 97 anni il prossimo 12 novembre, che raccomanda: "Non conta il quando, ma il quanto. Bisogna mangiare poco". Per il direttore dell'Irccs Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano "alla fine, è questione di abitudini. Se uno ha poco tempo a mezzogiorno, mangerà poco a pranzo. Se ha più tempo a disposizione, concentrerà l'alimentazione lì".
Quantità ridotte - Per Garattini, dunque, bisogna alzarsi da tavola con un po' di fame. "L'importante in generale è mantenere l'organismo a un ritmo costante e mangiare poco, come dicevano i nostri nonni. Oggi è più complicato perché i frigoriferi sono sempre pieni. Uno dei segreti della longevità è mangiare poco".
Cibi killer - Poi ci sono alimenti che vanno completamente banditi, o ridotti il più possibile. "Il vino è cancerogeno, - afferma Garattini senza mezze misure - contiene alcol. In Italia c'è una cultura del vino, ma" come effetti "non cambia niente tra vino rosso o vino bianco. E' difficile per noi accettare questa idea vista la nostra cultura. Molti stanno lavorando per produrre il vino dealcolato". Tra i nemici della nostra salute anche i dolci: "Il cervello ha bisogno di 90 grammi di zucchero al giorno, dipende sempre dall'equilibrio complessivo dell'alimentazione. Se si mangiano poco altre cose, ci si può concedere un dolcetto. Se si mangia relativamente poco, il dolce si inserisce nelle calorie della giornata".
Che cos'è il digiuno intermittente - E' un regime alimentare che alterna periodi di digiuno a periodi di alimentazione, non prescrivendo cosa mangiare, ma quando mangiarlo. I metodi più comuni includono il 16:8 (16 ore di digiuno e 8 ore di alimentazione), il digiuno a giorni alterni o il metodo 5:2 (due giorni di digiuno a settimana). Sebbene possa offrire benefici come perdita di peso iniziale e miglioramento di alcuni indicatori di salute, è fondamentale praticarlo sotto supervisione medica per evitare rischi. Un approccio "fai da te" può essere pericoloso, causando carenze nutrizionali, squilibri elettrolitici, perdita di massa muscolare e problemi cardiaci. È sconsigliato per bambini, adolescenti, anziani, donne in gravidanza, persone sottopeso o malate. E soprattutto è importante sottolineare che non è una licenza per mangiare male: durante i periodi di alimentazione, è essenziale seguire una dieta equilibrata ricca di frutta, verdura, proteine e cereali integrali.