LO STUDIO CANADESE

Depressione, le diete ipocaloriche potrebbero aumentarne il rischio

Secondo una ricerca dell'Università di Toronto questi regimi alimentari provocano carenze di nutrienti-chiave per la salute del cervello

05 Giu 2025 - 12:56
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Le diete ipocaloriche potrebbero aumentare il rischio di depressione: si evince da una ricerca pubblicata sulla rivista BMJ Nutrition Prevention & Health e condotta all'Università di Toronto in Canada. 

Una dieta "sana", ricca di alimenti non industriali (minimamente trasformati), frutta e verdura fresca, cereali integrali, noci, semi, proteine magre e pesce, è generalmente associata a un minor rischio di depressione. Questo studio ha valutato gli effetti delle diete che limitano le calorie sul rischio di sintomi depressivi. Gli esperti hanno attinto ai dati di 28.525 adulti che avevano completato il questionario Patient Health Questionnaire-9 per valutare la presenza e la gravità dei sintomi depressivi. In totale, 2508 persone (poco meno dell'8%) hanno riferito sintomi depressivi. 

I partecipanti hanno riferito se e quale dieta seguissero tra regimi alimentari restrittivi dal punto di vista calorico, dal punto di vista nutrizionale (a basso contenuto di grassi/colesterolo, zuccheri, sale, fibre o carboidrati), modelli alimentari consolidati (ad esempio, adattati al diabete); o nessuna dieta. La maggior parte dei partecipanti (25.009, 87%) non seguiva alcuna dieta specifica, 2026 (8%) una dieta ipocalorica, 859 (3%) una dieta restrittiva su alcuni nutrienti e 631 (2%) un modello alimentare consolidato. I punteggi erano superiori di 0,29 punti tra coloro che seguivano diete ipocaloriche rispetto a coloro che non seguivano alcuna dieta specifica. I punteggi erano più alti tra coloro che erano in sovrappeso e seguivano una dieta ipocalorica: i loro punteggi erano superiori di 0,46 punti, mentre una dieta restrittiva dal punto di vista nutrizionale era associata a un aumento di 0,61 punti. 

"Le diete ipocaloriche nella vita reale e l'obesità spesso provocano carenze nutrizionali (in particolare di proteine, vitamine/minerali essenziali) e inducono stress fisiologico, che può esacerbare la sintomatologia depressiva, compresi i sintomi cognitivo-affettivi", scrivono gli autori. Ad esempio il glucosio e l'acido grasso omega-3 sono fondamentali per la salute del cervello. "Le diete a basso contenuto di carboidrati (glucosio) o grassi (omega-3) possono teoricamente peggiorare le funzioni cerebrali e aggravare i sintomi cognitivo-affettivi, soprattutto negli uomini con maggiori esigenze nutrizionali", concludono.  

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