Lo rivela uno studio clinico pilota condotto su alcuni giovani con diagnosi di disturbi depressivi. Con il regime alimentare chetogenico, il loro benessere globale è quasi triplicato e le loro prestazioni sono migliorate in diversi ambiti cognitivi
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Adottare per almeno dieci settimane una dieta chetogenica (con non più di cinquanta grammi di carboidrati al giorno e prevalenza di grassi come fonte energetica) avrebbe effetti antidepressivi. Lo rivela uno studio clinico pilota condotto su venticinque giovani con diagnosi di disturbi depressivi importanti.
La dieta chetogenica è una dieta fortemente ipocalorica, con un basso contenuto di carboidrati e un alto contenuto di grassi. Nasce agli inizi del XX secolo come regime alimentare per il trattamento dell’epilessia resistente ai farmaci, ma negli ultimi decenni è diventato sempre più popolare come metodo per la perdita di peso. Questa dieta è controindicata in molte situazioni e richiede un monitoraggio costante da parte di uno specialista.
Condotto da esperti della Ohio State University, lo studio è pubblicato sulla rivista Translational Psychiatry. Oltre alla riduzione della depressione auto-riferita e valutata dal medico, il benessere globale degli studenti è quasi triplicato e le loro prestazioni sono migliorate in diversi ambiti cognitivi. Tutti i partecipanti, tranne uno, hanno anche perso peso. I sedici studenti che hanno completato lo studio pilota usavano farmaci, supporto psicologico o entrambi per il disturbo depressivo maggiore prima di iniziare la dieta chetogenica. I risultati suggeriscono che la dieta è una terapia aggiuntiva fattibile per la depressione e apre la strada a uno studio clinico più ampio, affermano i ricercatori.
Nello studio i punteggi di depressione auto-riferiti sono diminuiti del 35% entro la seconda settimana e hanno raggiunto il 67% di miglioramento tra la settimana dieci e la settimana dodici. La gravità dei sintomi è variata, ma nessuno ha registrato un peggioramento. Anche in base alle valutazioni cliniche la depressione alla sesta settimana e alla settimana dieci-dodici è diminuita rispettivamente del 59% e del 71%. Entro la seconda settimana, le valutazioni percepite del benessere globale erano raddoppiate, per poi raggiungere quasi il triplo al termine dell'intervento. Come gruppo, i partecipanti hanno perso in media 5 chilogrammi e il loro grasso corporeo è diminuito del 2,4%, con la maggior parte che ha superato la riduzione clinicamente significativa del 5% di perdita di peso. Infine, le prestazioni dei partecipanti sono migliorate in ambiti cognitivi che valutavano la memoria episodica, la velocità di elaborazione e la funzione esecutiva.