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Cefalea cronica riconosciuta come malattia sociale: Senato approva il ddl

LʼItalia è il primo Paese in Ue ad adottare il provvedimento che permetterà di "individuare metodi innovativi da sperimentare per contrastare" la malattia

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La cefalea cronica è una malattia sociale. Lo stabilisce un disegno di legge approvato in via definitiva dal Senato con 235 voti a favore, 2 contrari e nessuna astensione. Il testo "ha due obiettivi primari: includere la cefalea primaria cronica tra le malattie sociali e individuare metodi innovativi da sperimentare per contrastare questa penosa condizione", ha spiegato Paola Boldrini (Pd), firmataria della proposta.

Palazzo Madama ha dato il via libera al testo unificato di due proposte, una della Lega e una del Pd, provenienti dalla Camera. "Grande soddisfazione e un pizzico d'orgoglio per questa battaglia intrapresa nel 2011 da consigliere della Regione Veneto e ora vinta in Parlamento", ha commentato la deputata della Lega, Arianna Lazzarini. "L'Italia diventa così il primo Paese in Europa ad adottare un provvedimento come questo - continua nella nota -. Un primo punto di partenza e di attenzione verso i circa sette milioni di italiani che ne soffrono, con una prevalenza netta di donne e nella fascia 20-50 anni. Un segnale concreto che accende i riflettori su questa malattia, affinché i soggetti che ne soffrono non siano piu' abbandonati a loro stessi e possano finalmente avere una speranza e una nuova dignità di vita".

 

"Questa - spiega la Lazzarini - è una malattia invisibile che oggi esce finalmente dal cono d'ombra in cui è sempre stata. Non parliamo del semplice 'mal di testa' passeggero, ma di una malattia cronica e invalidante vera e propria, molto più diffusa di quanto si possa immaginare, che purtroppo ha già portato alcuni pazienti a compiere anche gesti estremi".

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