LO DICE UNO STUDIO USA

Camminare fa bene anche contro l'Alzheimer: rallenta il declino cognitivo delle persone a rischio

Il peggioramento può frenare di tre anni nelle persone che fanno solo tremila-cinquemila passi al giorno e di sette anni in quelle che ne fanno tra i 5mila e i 7.500 passi al giorno

03 Nov 2025 - 17:18
 © -afp

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 Aumentare anche solo leggermente il numero di passi compiuti ogni giorno può aiutare a rallentare la progressione verso l'Alzheimer nelle persone ad alto rischio: il declino cognitivo viene ritardato di tre anni nelle persone che camminano solo 3.000-5.000 passi al giorno e di sette anni nelle persone che camminano 5.000-7.500 passi al giorno.

Lo rivela uno studio sulla rivista Nature Medicine, in cui i ricercatori del sistema sanitario no-profit statunitense Mass General Brigham hanno scoperto che l'attività fisica si associa a un rallentamento del declino cognitivo negli anziani con livelli elevati di beta-amiloide, una proteina associata all'Alzheimer. Gli individui sedentari hanno un accumulo significativamente più rapido di proteine tossiche nel cervello e un declino più rapido delle funzioni cognitive e quotidiane. I ricercatori hanno analizzato i dati di 296 partecipanti di età compresa tra 50 e 90 anni dello studio Harvard Aging Brain Study, tutti senza deficit cognitivi all'inizio dello studio. Hanno misurato i livelli iniziali di sostanze tossiche accumulate nel cervello di ciascuno e valutato l'attività fisica dei partecipanti utilizzando contapassi. I partecipanti sono stati sottoposti a valutazioni cognitive annuali per un periodo medio di 9,3 anni. Ebbene, un numero maggiore di passi è risultato associato a un rallentamento del declino cognitivo e a un accumulo più lento delle proteine tossiche, tra chi partiva già con tante sostanze tossiche accumulate nel cervello, quindi con un rischio elevato di Alzheimer. 

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