La cantautrice parla del suo nuovo progetto discografico
di Giancarlo Bastianelli© Ufficio stampa
Si intitola "Il Visionario (Francesco D'Assisi)" il nuovo progetto discografico della cantautrice Patrizia Cirulli, nostra gradita ospite a "Popular". Il lavoro è la reinterpretazione al femminile del capolavoro di Angelo Branduardi: "L'Infinitamente Piccolo", dedicato dal cantante musicista al Santo Patrono d'Italia. L’interpretazione della cantautrice, eseguita con profondità e delicatezza, crea un ponte emozionale in grado di fondere poesia e musica. Patrizia Cirulli regala all’ascoltatore un’inedita celebrazione al femminile, trasportandolo in una dimensione universale di consolazione e pace. Non a caso, le sonorità dell’album sono minimali, in armonia con il messaggio francescano di semplicità ed essenzialità, con la partecipazione del chitarrista Marcello Peghin, della violinista Maria Vicentini e del percussionista Paolo Zuddas.
Patrizia Cirulli per quattro volte finalista al Premio Tenco e per tre volte vincitrice del Premio Lunezia, è un nome di punta del cantautorato italiano, ha collaborato con vari artisti, fra cui: Sergio Cammariere, Mario Venuti, Fausto Mesolella, Sergio Muniz, Vince Tempera, Pacifico. Nel 2022 ha pubblicato l’album “Fantasia. Le Poesie Di Eduardo In Musica” (Squilibri editore), finalista al Premio Tenco 2023. Da questo disco, in cui Patrizia ha musicato le poesie di Eduardo De Filippo, è nato un fortunato tour per tutt’Italia.
"Il Visionario" è intriso di misticismo nelle parole, ma per certi versi anche nella musica. Quella del misticismo e della spiritualità racconta Patrizia Cirulli è stata la scintilla che ha dato il via a "Il Visionario". Branduardi è un artista che stimo molto, un grande cantautore, senza dubbio originale nel panorama musicale. Mi è capitato di incontrarlo per caso ad un evento nel 2023, parlai a lui dell'intenzione di voler realizzare questo progetto e Branduardi si disse onorato di tutto ciò.
"Il Visionario" è un disco "controcorrente" cosa ha significato per te dare vita a questo progetto?
Sono consapevole di fare una scelta musicale fuori dagli schemi, ma è un modo di lavorare, che mi ha contraddistinto per tutta la carriera. Faccio ciò che sento di fare, i miei lavori nascono da un istinto personale, sono contenta di essermi ritagliata comunque uno spazio importante nella scena musicale italiana. Inoltre Francesco D'Assisi è considerato anche il primo poeta che si è espresso nella lingua italiana, per questo il progetto mi ha interessato; è arrivato tutto in modo magico, tra le varie sfumature c'era anche l'aspetto della poesia.
"Il Visionario (Francesco D'Assisi)" è un lavoro introspettivo
Si, solitamente quando entro in un progetto esso diventa un po’ anche mio, come cantautrice e interprete cerco di addentrarmi nel significato profondo delle canzoni. Anche la musica diventa una poesia: è come se le note arricchissero il contenuto dei testi. Per realizzare “Il Visionario”, sono partita rileggendo il progetto dalla mia chitarra, poi i musicisti hanno costruito tutto il suono che si può ascoltare nell'album.
I primi concerti dal vivo per "Il Visionario", hanno avuto un riscontro favorevole...
Il 20 marzo abbiamo fatto la presentazione a Milano è andata molto bene, lo abbiamo portato già al pubblico con la stessa formazione del disco. Contiamo di fare altre date nel corso dell'estate. Il progetto discografico vede, inoltre, la partecipazione di musicisti e cantautori provenienti da diversi universi musicali, quali Rosario Di Bella nel brano “Il Sultano di Babilonia e la prostituta”, Kalika in “Audite poverelle” e il Coro Su Concordu e Su Rosariu di Santulussurgiu nel brano "La morte di Francesco".