a spoleto il 2 agosto

A "Popular" il chitarrista Gianmario Troiani e il liutaio Edoardo Piccioni

Protagonisti del concerto "Las Seis Cuerdas", al Museo Casa Menotti di Spoleto

di Giancarlo Bastianelli
31 Lug 2025 - 13:30
 © Tgcom24

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Suggestivo appuntamento dedicato alla chitarra classica, sabato 2 agosto alle 18, al Museo Casa Menotti , nell’ambito di Spoleto Eventi 2025. Il luogo che fu la dimora del fondatore del Festival dei due Mondi e che attualmente ospita il centro di documentazione della manifestazione, proporrà il concerto del chitarrista M° Gianmario Troiani, che suonerà un repertorio classico con gli strumenti del M° Liutaio Edoardo Piccioni. Il titolo dell'evento "Las Seis Cuerdas" trae ispirazione da una poesia di Federico Garcia Lorca, nel 1921.

Gianmario Troiani, nato a Terni, inizia lo studio della chitarra classica presso la Scuola Media ad Indirizzo Musicale “A.De Filis” di Terni con il M° Marco Giammugnai. Prosegue gli studi musicali presso il Conservatorio di Musica “G.Briccialdi” di Terni sotto la guida del M° Mario Jalenti diplomandosi brillantemente nell’anno accademico 2003/04, conseguendo il Diploma Accademico di secondo livello in chitarra presso il medesimo Conservatorio “G.Briccialdi” di Terni con la votazione di 110/110 dopo aver studiato sotto la guida del M° Mario Jalenti e del M° Marco Cianchi.

Ha partecipato come solista a diversi concorsi nazionali e internazionali classificandosi al secondo posto al I° Concorso Nazionale di chitarra “Francesco Jalenti” di Terni (2007), al II° Concorso Internazionale di chitarra “Città di Fiuggi” (2008), all’VIII° Concorso Musicale Internazionale “Paolo Barrasso” di Caramanico Terme (2009) e all’ VIII° Concorso Nazionale Giovani Musicisti Città di Paola (2009), risultando qui anche vincitore del premio speciale per chitarristi “Salvatore Fino”. Ha frequentato numerose master-class in qualità di allievo effettivo tenute dai maestri Angelo Gilardino, Leo Brouwer, Alirio Diaz, Giulio Tampalini, Eliot Fisk, Pablo De La Cruz e Carlos Molina. Ha tenuto concerti come solista e in formazione cameristica per associazioni musicali e istituzioni. 

Edoardo Piccioni comincia a suonare all’età di sette anni, continuando lo studio della chitarra classica e proseguendo il suo percorso formativo fino al raggiungimento del Diploma presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali G. Briccialdi di Terni.  Piccioni dal 2004 nel suo Laboratorio di Vallerano (VT) crea strumenti tradizionali su idea e progettazione personale, ricercando uno stato metafisico ideale degli equilibri tra suono, timbriche e dinamiche varie. 
Il materiale utilizzato prevede l’impiego di sole colle origine animale, vernici a base di gommalacca, e arnesi tradizionali da Le sue chitarre sono costruite una alla volta, dedicate a particolari persone ed eventi, legate a filosofie ermetiche, che fanno da ispirazione durante la costruzione; sono strumenti apprezzati da numerosi concertisti di fama nazionale e internazionale.

Il nostro incontro inizia con Gianmario Troiani

Ti sei esibito in molti contesti diversi; per te cosa significa suonare in un luogo come il museo Casa Menotti?

Suonare al museo Casa Menotti è un’emozione per l’importanza che il luogo riveste e per la carica simbolica che ha avuto ed ha attualmente per il mondo della musica. E’ la prima volta che suono a Spoleto e sono molto felice di poterlo fare in un luogo magico come questo, dove si respira musica.

Sei non solo musicista ma anche docente, cosa rappresenta trasmettere ai tuoi allievi le conoscenze che hai acquisito in campo musicale?

Insegnare per me è un piacere ed una grande responsabilità. Per molti allievi essere introdotti alla conoscenza della musica e alla pratica della chitarra rappresenta una vera scoperta, che per alcuni (come lo fu per me) significa anche trovare un’altra via e un’altra modalità per poter esprimere sé stessi. Ho avuto la fortuna di avere docenti che mi hanno trasmesso il loro amore e la loro dedizione e rispetto verso la musica e spero di riuscire a restituire ai miei allievi almeno una parte di tutto quello che ho appreso nel corso degli anni, facendo scoprire loro tutta la bellezza di questo linguaggio universale.  

Secondo il Liutaio Leonardo Piccioni creare uno strumento comporta un forte impatto emotivo

Difficile esprimere con chiarezza la grande emozione che provo durante il processo costruttivo di uno strumento, potrei considerare che ciò si avvicina a qualcosa simile all'amore che proviamo per i nostri genitori, figli, per gli amori, per l'amicizia, per arrivare al nostro "credo" e alla "metafisica", è dunque qualcosa che non possiamo toccare ma è sempre presente e trasferito in qualche modo alle chitarre.

Il tuo lavoro si basa sulla ricerca dei materiali “meglio suonanti”

La ricerca dei giusti materiali per la costruzione della chitarra, ha un’importanza fondamentale. La mia ricerca personale ha portato a individuare una selezione di legni che, come ingrediente fondamentale, abbiano una qualità di resa acustica e meccanica specifica, non trascurando il fattore estetico. Grazie all'esperienza e agli anni di studio dei vari tipi di legno, riesco a "sentirne" le proprietà, la loro resa massima acustica che ne posso ricavare, e una volta individuato il legno che supera tutti i miei test, inizia il percorso di costruzione di una nuova chitarra da concerto.

Il pubblico del Museo Casa Menotti, si appresta ad assistere a un evento di grande impatto musicale ed emotivo.

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