Il musicista si racconta a "Jazz Meeting" dopo il concerto con Alessandro Baricco e Stefano Bollani
di Giancarlo Bastianelli© Ufficio stampa
Conclusa con il "sold out" per il concerto finale in Piazza duomo, la 68esima edizione del festival dei due mondi di Spoleto. Grande il successo per la Budapest Festival Orchestra che, diretta da Ivan Fischer, ha eseguito la sinfonia numero 5 di Gustav Mahler. Tra i momenti di maggiore impatto di un'edizione da record dal punto di vista delle presenze, lo spettacolo "Novecento: il duello", che ha visto il ritorno in Piazza Duomo di Alessandro Baricco con Stefano Bollani ed Enrico Rava, due tra i jazzisti italiani più noti e apprezzati nel mondo.
Nella trama dello spettacolo, il protagonista Novecento, è un personaggio capace di cogliere dalla musica ogni stimolo, dal jazz a Debussy, dal folk alle musiche extraeuropee. L'altro personaggio è Jelly Roll Morton, pianista americano inventore del jazz, che sale a bordo del transatlantico per sfidare quel bizzarro Novecento, la cui fama gli è insopportabile.
Enrico Rava già dalla fine degli anni '60 fu uno dei pionieri de jazz italiano oltreoceano, prima in Argentina, poi negli Stati Uniti. Il leggendario musicista parla così dell'impatto con il Festival dei due Mondi di Spoleto. Una piazza meravigliosa, un pubblico numeroso e attento, sottolinea Enrico Rava. Per noi musicisti è sempre emozionante, suonare in contesti come quello di Spoleto. Se non erro, credo sia stata anche la mia prima esibizione in questa città, in un Festival che ha fatto del dialogo tra musiche arti e culture diverse un caposaldo, fin dalle prime edizioni.
Sei tornato a suonare in duo con Bollani
Già tanti anni fa intuii le sue qualità musicali; Bollani è un artista geniale, camaleontico, capace di esibirsi in contesti differenti, sempre ai massimi livelli, pur con formazioni diverse: dal duo, come a Spoleto al trio, al quartetto.
Avete suonato in uno spettacolo musicale che parte da un contesto letterario. Cosa rappresenta per te la lettura?
Ormai da tanti anni la lettura è il mio secondo interesse, quando non suono leggo, questo mi dà una spinta continua, anche nella mia attività di musicista. Dopo il successo al Festival dei due Mondi di Spoleto, "Novecento", testo teatrale di Alessandro Baricco diventato poi libro, film, fumetto e persino playlist, continua a produrre storie, suoni e visioni.