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Terzo Polo vacilla, scintille tra i due leader | Renzi: "Folle mandare tutto a monte, Calenda si assume responsabilità"

Per Azione la prospettiva di un partito dei liberal-democratici aperto e inclusivo "resta l'unica utile al Paese"

Matteo Renzi e Carlo Calenda sono ai ferri corti: il Terzo Polo sembra vacillare dopo le ultime esternazioni, a mezzo stampa e social, dei due leader.

"Per Azione la prospettiva di un partito dei liberal-democratici aperto e inclusivo resta l'unica utile al Paese. Va perseguita seriamente e rapidamente con i soggetti realmente interessati. Polemiche da cortile non ci interessano e non vi prenderemo parte", scrive su Twitter Calenda, il leader di Azione. Non si fa attendere in serata la replica di Renzi: "Folle mandare tutto a monte, Calenda si assume responsabilità".

 

 

Renzi: "Abbiamo accettato di tutto, non possiamo accettare altro"

  In serata Matteo Renzi ha riunito parlamentari e dirigenti di Iv. "Non c'è nessun cambio di linea da pare nostra, anzi. Abbiamo accettato di tutto, il passo indietro mio, il partito unico, la polemica sui simboli alle regionali. Non so cosa altro poter accettare, abbiamo accettato persino che per il congresso valesse anche per il tesseramento unico che è complicato da gestire. Non possiamo accettare altro", ha detto ai suoi. 

 


"Scioglimento Iv prima di partito unico contro leggi fisica"

  "Quanto allo scioglimento di Italia viva è evidente che se facciamo il partito unico si scioglie Iv, così come si scioglie Azione. Ma lo scioglimento anticipato non si è mai visto nella storia. Va contro le leggi della fisica: prima si fa il partito unico che non può che essere un partito fondato su un percorso democratico dal basso".
 

"Folle mandare tutto a monte, Calenda si assume responsabilità"

 "Da parte mia non farò nemmeno mezza polemica nei confronti di Calenda, non ho elementi di frizione personale con nessuno. Questo atteggiamento - ha spiegato Renzi - fa male ai sogni e ai desideri di chi vorrebbe fare politica. Sapete che ho cercato di abbassare i toni, qualcuno direbbe anche troppo. Io, lo sapete, faccio politica, ma non mi faccio trascinare nelle beghe politiche. È folle mandare a monte tutto, se Calenda dirà di no si assumerà le responsabilità. Nessuno faccia o alimenti polemiche, se vogliono le facciano loro, noi no". 


Calenda: "Su partito unico Renzi non risponde, non va bene"

  "Ho visto dichiarazioni molto dure e attacchi molto personali nei miei confronti da parte di molti dirigenti di Italia viva. Non ho sentito Renzi, ma non risponderò per rispetto dei 2 milioni e 400mila elettori, l'8% dei voti che abbiamo preso con il mio nome sul simbolo e che odiano le polemiche da cortile e ai quali abbiamo promesso di fare un partito unico con lo scioglimento dei due partiti, Azione e Italia viva e su questo Renzi non sta rispondendo e questo non va bene, bisogna farlo in modo serio e trasparente, altrimenti non si fa", aveva detto in precedenza il leader di Azione, Carlo Calenda. "Lui vuole mantenere Italia viva ma non si può fare, altrimenti sono tre partiti, non uno. Renzi deciderà confrontandosi con i suoi e io ne prenderò atto".

 

 

Richetti: "Renzi decida se fa politica o informazione"

 A far nascere le polemiche erano state le parole pronunciate da Matteo Richetti, capogruppo di Azione-Italia Viva alla Camera. "Lupi dice che stiamo andando in frantumi, ma le elezioni politiche ci sono state qualche mese e, all'esordio con la guida di Carlo Calenda, il Terzo Polo è arrivato all'8%. Adesso sta a noi costruire un progetto politico largo, plurale, generoso, coraggioso". Noi una leadership l'abbiamo messa in campo. L'abbiamo scritta anche nel simbolo e la sosteniamo con ancora più forza. È giusto che quando si fanno i partiti, i partiti siano aperti, contendibili. Chi vuole sfidare Carlo Calenda lo sfiderà. Che Matteo Renzi faccia il direttore del Riformista è una notizia per i lettori del Riformista, non per gli elettori del Terzo Polo". Quando i reporter hanno fatto notare che lo stesso Calenda ha sollevato dubbi sul conflitto di interessi a proposito dell'arrivo di Renzi al Riformista, Richetti ha risposto: "Uno deve decidere se nella vita fa politica o informazione. Quando telefona Renzi mi parla del partito o mi intervista per il Riformista? Il Terzo Polo è forte se è un progetto chiaro per tutti: per Azione, Italia Viva, i liberali, i cattolici, i repubblicani. Noi stiamo facendo questa cosa e sono fiducioso".

 

 

Italia Viva: "Pronti al congresso, basta veline anonime"

 "Non c'è nessun tatticismo di Italia Viva. Abbiamo deciso di fare un congresso democratico in cui ci si confronti a viso aperto e non con le veline anonime", si legge in una nota dei portavoce nazionali di Italia Viva, Alessia Cappello e Ciro Buonajuto. "Ci sono le date già fissate, ci sono le regole decise da Calenda comprese quelle sul tesseramento, ci sono i gruppi di lavoro con i nomi già decisi, c'è il comitato politico. Noi siamo pronti al congresso che Calenda ha chiesto di fare. E ci mettiamo nome e cognome. C'è qualcuno che cambia idea una volta al giorno, ma quel qualcuno non siamo noi. Quanto a Renzi: gli è stato chiesto di fare un passo indietro, lo ha fatto. Adesso possiamo fare il congresso democratico anziché inviare veline anonime?".

 

Boschi: "Noi non cambiamo idea sul partito unico"

 Sulla vicenda è intervenuta anche la deputata Maria Elena Boschi. "Leggo polemiche dentro il TerzoPolo e mi dispiace. Abbiamo scelto di fare un partito unico e abbiamo già definito le date. Noi non cambiamo idea e lavoriamo in questa direzione".

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