Terzo Polo, la tregua armata già vacilla | Calenda: "Nulla di fatto, così il partito unico non nasce" | Italia viva: "Chiede distensione, poi alza i toni"
Il comitato politico di Azione e Italia viva si riunisce d'urgenza per ricomporre le fratture. Giovedì nuova riunione
Nel Terzo Polo bastano poche ore a var vacillare la tregua armata tra Renzi e Calenda, leader di Italia viva ed Azione.
Il comitato politico dei due partiti, riunito d'urgenza per ricomporre le fratture, cerca la soluzione in un documento che definisce le tappe e il percorso del soggetto "unitario". Restano però i veleni. E al termine della riunione i toni sono accesissimi. "Un nulla di fatto - tuona Calenda - Italia viva ha ribadito che continuerà a fare attività nel 2024, cosa che per noi è inaccettabile. Se questo punto non viene sciolto, il partito unico non nasce". Immediata la replica di Italia viva: "Calenda ha chiesto a tutti i membri del comitato politico di fare dichiarazioni distensive e poi ha fatto il contrario, come sempre".
La nota di Italia viva
Quella che poteva apparire una ripartenza, pur a fatica, del Terzo Polo, ora sembra più lontana. "La riunione - fa sapere l'ufficio stampa di Italia viva in una nota - si è conclusa con l'accordo su tutti i punti e con l'aggiornamento a domani sulle ultime due questioni. Rimangono aperte la questione soldi, su cui Iv è disponibile a pagare il 50% delle spese, e la richiesta di Calenda di non fare mai più la Leopolda. Su tutti gli altri punti accordo pieno sulla base del documento presentato da Azione. Lo scioglimento di Iv e Azione sarà contestuale all'elezione del nuovo segretario nazionale".
Calenda: "Da Boschi mancanza di rispetto"
Di ben altro tono le dichiarazioni del leader di Azione. "La riunione è iniziata con le parole di Maria Elena Boschi, non precisamente di reciproco rispetto. Io ho tenuto a rimarcare tutte le cose che io ho portato all'attenzione sono questioni che hanno a che fare con la politica, su come si costruisce seriamente un partito unico, non questione che hanno a che fare con il personale. Invece noi con Matteo Richetti siamo stati oggetto di attacchi molto violenti. Abbiamo chiarito che questo non è il modo con cui si lavora".
"Renzi venga alla riunione e dica come la pensa"
"Se si vuole chiudere questa operazione - continua Calenda -, e siamo veramente ai tempi supplementari, smettetela di fare giochini, smettetela di fare attacchi personali. Fate pace con il cervello: volete fare un partito unico o volete tenere in vita tre partiti? Se volete tenere in vita tre partiti amici come prima e ognuno avanti per la sua strada". Poi il messaggio diretto a Matteo Renzi: "Domani venga alla riunione e dica come la pensa. La presenza di Renzi servirebbe sempre. Abbiamo dovuto interrompere la riunione, rimandando a domani, perché forse Renzi ci farà sapere, ma è finita la pazienza".
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