La leader del Pd conclude la Festa dell’Unità a Reggio Emilia con un attacco alla destra e un appello all’unità del centrosinistra
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La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha concluso la Festa nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con un appello all'unità del centrosinistra e una serie di affondi contro il governo guidato da Giorgia Meloni. "Non vi faremo più il favore di dividerci. Uniti e compatti vi batteremo, prima alle regionali e poi alle elezioni politiche", ha dichiarato dal palco davanti ai militanti. "Son ottant'anni di Feste dell'Unità, ottant'anni di militanza, di tavolate, di dibattiti e musica. Non c'è niente di paragonabile al mondo, dobbiamo esserne orgogliosi", ha aggiunto Elly Schlein. Le feste dell'Unità sono "l'idea che la buona politica non si muove sulle spalle delle traiettorie individuali, ma nel noi, anche oggi in una società frammentato, le feste restano un avamposto e un presidio di democrazia".
Immediata la replica del premier Meloni. "La differenza è semplice: noi siamo uniti da valori comuni e da una visione, loro solo dall'ossessione di battere noi", ha scritto sui social il presidente del Consiglio.
Schlein ha ricordato la storia della manifestazione, nata nel 1945 in un Paese segnato dalla guerra. "Ottant'anni fa cominciava una vicenda straordinaria che non appartiene solo al Partito Democratico ma alla vita democratica dell'Italia. Non c'è nulla di paragonabile nel nostro Paese. Le feste restano un presidio di legalità e di democrazia", ha sottolineato.
La leader dem ha insistito sulla necessità di mantenere un partito inclusivo e partecipato. "È un pezzo della nostra sfida tenere insieme una forza plurale. Teniamocela stretta in mezzo a tutti questi partiti personali. Abbiamo perseguito con tenacia l'obiettivo dell'unità, costruendo un'alleanza di centrosinistra in tutte le Regioni al voto. Non accadeva da vent'anni", ha spiegato.
Schlein ha accusato la coalizione di governo di adottare una retorica basata sulla ricerca costante di nemici. "La destra cerca sempre un capro espiatorio, un nemico al giorno. Sono al governo da tre anni ma non si assumono responsabilità, coprendo così la mancanza di risposte ai cittadini", ha affermato, denunciando una "offensiva nazionalista e autoritaria" diffusa in diversi Paesi.
Un passaggio centrale del suo intervento è stato dedicato alla politica internazionale. Schlein ha criticato la presidente del Consiglio per aver "piegato la politica estera alle amicizie politiche e ideologiche", citando i rapporti con Donald Trump e Benjamin Netanyahu. Sulla crisi in Medio Oriente, la segretaria Pd ha ribadito la richiesta di un cessate il fuoco immediato: "Bisogna fermare i crimini a Gaza e in Cisgiordania. Non ne possiamo più delle parole ipocrite del governo Meloni. Servono lo sblocco degli aiuti umanitari, la liberazione degli ostaggi e sanzioni verso il governo israeliano e i suoi ministri".