A Roma

Matteo Salvini in tribunale stringe la mano a Roberto Saviano e lui: "Vergognati"

Il ministro dei Trasporti dopo l'incontro con lo scrittore in aula a margine del processo per diffamazione: "Mi ha detto vergognati, è un maleducato ma non è un reato"

25 Giu 2025 - 17:44
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Matteo Salvini ha incrociato Roberto Saviano a margine dell'udienza del processo che vede imputato lo scrittore per l'accusa di diffamazione. "Ho stretto la mano a Saviano in aula e lui mi ha detto vergognati. E' un maleducato, ma non è certo un reato", ha detto il ministro dei Trasporti. Salvini querelò l'autore di Gomorra per alcuni post, pubblicati nel 2018, in uno dei quali lo definiva "il ministro della mala vita". E il leader della Lega ha replicato proprio su questo: "Io non ce l'ho con lui. Se qualcuno mi dà del mafioso o amico della 'ndrangheta non è normale: non è normale per un ministro, per un padre, per un cittadino. Noi i clan li abbiamo combattuti". 

Il sondaggio di Saviano sui social

 L'attesa per l'udienza era stata già manifestata da Roberto Saviano sui social. Prima un sondaggio (in cui lo scrittore chiedeva: "Dopo 7 anni Salvini si presenterà a testimoniare?") poi due post. Il primo sempre con l'interrogativo sulla presenza o meno del vicepremier: "Mercoledì 25 giugno, presso il Tribunale di Piazzale Clodio, si terrà una nuova udienza del processo intentato contro di me da Matteo Salvini. Salvini, chiamato dalla Corte a testimoniare, spero si presenti e non faccia come è già accaduto nelle ultime udienze, in cui non si è mai presentato. Le indagini si sono chiuse nel 2018, eppure siamo nel 2025 e il processo è ancora in corso, senza che Salvini sia mai stato ascoltato. Io ci sarò, per difendere la mia libertà di espressione, convinto che sia fondamentale per tutelare il diritto di criticare duramente il potere politico", diceva Saviano in un video. 

I dubbi sulla presenza di Salvini in aula

 Poi, dopo qualche ora, un altro post dello scrittore: "Salvini si presenterà in aula, o almeno così sembra. Era stato lui a querelarmi quando, citando Salvemini, lo avevo definito “Ministro della Mala Vita”. Salvini finalmente spiegherà perché ha portato a processo le mie parole e perché ha fatto campagna elettorale minacciando di togliermi la scorta, come se la scorta fosse un premio", ha aggiunto Saviano. 

L'incontro e la stretta di mano

 Alla fine, dunque, Salvini era presente al tribunale di Roma, dove è andato in scena l'incontro con Saviano, come raccontato dal ministro, che gli ha dato la mano scatenando la reazione dello scrittore. 
 

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