la verità a palazzo madama?

Renzi in Arabia, M5s: "Nega il conflitto d'interessi ma prende soldi" | Fratoianni: "Sfacciato nei suoi rapporti" | Ci sarà l'interrogazione al Senato

Le ultime dichiarazione del leader di Italia viva: "Bin Salman un amico. E' il mandante dell'omicidio di Khashoggi? Lo dite voi"

25 Mar 2021 - 16:50

Si alza, almeno all'interno del Parlamento, l'attenzione per i rapporti tra Matteo Renzi e Mohammad bin Salman. Il senatore di Rignano, infatti, ha scatenato nuove reazioni dopo aver difeso il viaggio in Arabia Saudita dello scorso gennaio, quando definì l'Arabia "culla del nuovo Rinascimento" affermando di "invidiare il costo del lavoro" nel Paese. Renzi, infatti, ha nuovamente definito Bin Salman "un amico". Aggiungendo: "Lui il mandante dell'omicidio del giornalista Khashoggi? Lo dite voi" (quando in realtà lo ha stabilito un rapporto dell'intelligence statunitense). Ad attaccare Renzi sono il Movimento Cinque Stelle ("nega il conflitto d'interessi ma prende soldi") e Sinistra Italiana (che con Nicola Fratoianni ha definito l'ex premier "sfacciato" sui rapporti con l'Arabia Saudita). Intanto, in Senato vi è stata la retromarcia: la presidente Casellati, infatti, ha ammette l’interrogazione sui rapporti tra Renzi e l'Arabia.

M5s: "Renzi nega il conflitto d'interessi ma prende soldi" - "Oltre a rivendicare senza vergogna il suo rapporto amicale con il principe Bin Salman, Matteo Renzi nega il conflitto di interessi affermando di non aver intascato 80mila euro per la conferenza. L'ennesima furberia del leader di Italia viva. Quei soldi, in effetti, non provengono dalla conferenza ma sono il compenso di Renzi in quanto membro della fondazione saudita Future Investment Initiative. Ed è normale che un senatore italiano prenda soldi per le sue attività extraparlamentari dando, tra l'altro, del 'my friend' a un uomo accusato di essere il mandante dell'uccisione di Jamal Khashoggi? Secondo noi è inaccettabile: siamo di fronte a un caso abnorme di conflitto di interessi. Per questo chiediamo che si dimetta da senatore o, quanto meno, dal board saudita". Lo dichiarano in una nota le deputate e i deputati del MoVimento 5 Stelle in commissione Esteri. "Noi ci siamo per una immediata legge su conflitto di interessi, anche per fermare le scorribande affariste di Renzi. E gli altri partiti?" concludono i pentastellati.

Fratoianni: "Renzi difende l'indifendibile" - "'E' un mio amico personale e che sia il mandante dell'omicidio Kashoggi lo dite voi'. Sono le orgogliose parole di Matteo Renzi sui suoi rapporti con l`Arabia Saudita. Rivendica tutto, e difende l'amico. Tutto davvero triste. Per la sfacciataggine dell'ipocrisia esibita, e la pervicacia testarda del "difendere anche l'indifendibile" che solo nell'Italia delle banane può essere tollerata". Lo ha dichiarato in una nota il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni. "Invece di discutere di amicizie, il dibattito politico - ha proseguito il leader di SI - dovrebbe concentrarsi su quei numeri, in milioni di euro, del boom dell'export di armi verso l'Arabia Saudita durante gli anni del suo governo, quelle armi che l'Onu dice esser poi finite in testa a innocenti civili yemeniti. Chi si definirebbe orgogliosamente amico del ministro della Difesa di un Paese che secondo l'Onu ha ucciso migliaia di civili innocenti con bombardamenti indiscriminati? Io non lo farei mai, anche se di certo non è illegale farlo".

Ammessa in Senato l'interrogazione parlamentare - Dopo un primo no, l'interrogazione urgente è stata pubblicata. Avrà quindi seguito l’atto parlamentare presentato dal senatore pentastellato Gianluca Ferrara sui legami di Matteo Renzi con il principe ereditario saudita Mohammed Bin Salman.

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